mercoledì 22 febbraio 2017

GIULIETTA



"La storia comincia cosi' ... hm hm" – Layla si schiarisce la voce, mentre accavalla le sue lunghe gambe, che gli shorts di jeans scoprono vertiginosamente.

"Ma dai Layla, quel libro vecchio!... " - ribatte la sua amica, mentre si passa lo smalto nero sulle unghie dei piedi – "hai trovato per caso la collezione "Harmony" di tua zia in cantina?".

"Ma no Anna, ascolta! Non e' una di quelle storielle che pensi tu. In pratica parla di una ragazza che ...... "

"Si, Layla" – la interrompe l'amica - "una di quelle che si innamora dell'uomo sbagliato e poi addio!".

"Ma no, ascolta! Praticamente la protagonista e' una ragazzina che entra per caso in una chat, conosce uno piu' grande di lei e questo le fa fare le cose piu' oscene. Non la vuoi sentire?".

"Le cose piu' oscene?! Che vuoi dire?".

Anna sorride, mentre si avvicina all'amica per dare uno sguardo al libro. Adesso sembra curiosa.

"mmmmmm, ok, leggi .... dai!".

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"Come sono emozionata! Questa sera lo incontrero', per la prima volta. Non vedo l'ora! E' un uomo cosi' dolce. Per l'occasione mi ha persino regalato un vestito. Chissa' com'e', devo andarlo a ritirare al negozio".

E' pomeriggio inoltrato e Giulietta si precipita. L'uomo con cui deve uscire e' molto piu' grande di lei, potrebbe essere suo padre, ma non le importa. Chattano da circa un mese ed e' cotta di lui.

Appena la ragazzina vede l'abito rimane basita. Si tratta di una minigonna nera, con un top argento, decisamente scollato e un giacchetto corto, nero. Infine un paio di tacchi alti.

All'inizio sembra perplessa, intimorita da quel tipo di abbigliamento a cui non e' abituata, ma e' euforica all'idea che sia un regalo del suo amante.

E poi, le sue gambe lunghe ...... sono cosi' eleganti sui tacchi. Morbide e snelle. Mentre i suoi seni, cosi' sodi e prosperosi, sembrano esplodere in quel corpetto di due taglie in meno.

E' vero, Giulietta si vergogna ad uscire vestita cosi', lei che di solito indossa jeans e scarpe da ginnastica, ma questa e' un'occasione speciale!

Ormai sono le 9 di sera, e' tempo di andare. Giulietta infila il giacchetto ed esce. Arrivata sul luogo dell'appuntamento vede l'uomo attenderla in auto.

Appena sale, lui la riempie di complimenti. Lei invece, intimidita, tiene lo sguardo basso. Poi partono.

Arrivano in un viale poco distante dal centro. Sembra una zona tranquilla. Pochi passanti, poche luci, qualche locale aperto. Lui le offre un gelato. Lei accetta con piacere.

I due cominciano cosi' a passeggiare e a scambiare quattro chiacchiere, finche' il viale diventa meno frequentato. Sul marciapiede, disseminate qua e la', solo alcune giovani ragazze dal trucco pesante.

Mentre camminano l'uomo le dice che vuole presentarle un'amica. Giulietta non capisce, che c'entra un'amica? all'improvviso lui si ferma davanti ad una delle ragazze. La saluta e i due cominciano a fare conversazione. Si chiama Eva, e' una donna molto bella, dallo sguardo cupo e altezzoso. La ragazzina nota subito che sono vestite quasi identiche. La cosa la sorprende, ma non le da' importanza.

Eva la squadra da capo a piedi, si complimenta per il fisico. Giulietta sorride, arrossendo. Poi la donna inizia ad accarezzarla, prima sulla spalla, poi scendendo sul seno. Infila leggermente una mano sotto la scollatura fino a tastarle i capezzoli. Giulietta rimane di sasso. Lei e' una brava ragazza. Non capisce cosa stia succcedendo. E' tutto un po' equivoco, ma l'uomo tenta di metterla a suo agio. Scherza, l'abbraccia. Intanto Eva le accarezza i fianchi nudi. Poi abilmente posa la mano sul suo sedere fino a scivolarle sotto. Le sfiora il bordo delle mutandine. Non si fa scrupoli, Eva.

La ragazza invece appare scossa. Quella donna le sta infilando le mani nelle sue parti piu' intime, qui, in mezzo ad una strada e il suo amante non sembra evitarlo.

Eva nota l'imbarazzo di Giulietta, le sorride, le fa una piccola carezza sul volto, come per scusarsi ed invita i due a bere qualcosa nel suo monolocale, li' vicino.

L'appartamento e' un seminterrato, ma l'ambiente e' riscaldato e inondato di una luce soffusa e rossa. Un po' di disordine rende il tutto piu' vissuto.

L'uomo conosce molto bene la casa di Eva, cosi' invita Giulietta a sedersi sul divano, mentre la donna prepara della Vodka con ghiaccio. La ragazzina si guarda intorno, nonostante tutto il posto e' anche accogliente.

Eva si siede accanto a Giulietta e le porge il bicchiere. La ragazzina rifiuta, non ha mai bevuto in vita sua, ma la donna insiste. A questo punto sente di non poterlo proprio evitare. Tiene il bicchiere stretto tra le mani, appoggiato sulle sue cosce magre e nude. Lo guarda come se si trattasse di veleno, poi trova il coraggio nella paura di sfigurare. Cosi' Giulietta beve il primo bicchiere. L'uomo intanto ha iniziato a raccontare una storiella divertente. Vuole che la ragazzina si rilassi, che abbassi tutte le sue difese.

L'atmosfera piano piano si riscalda e la mente di Giulietta comincia ad offuscarsi. "Allora tesoro" – dice la donna – "va meglio adesso?"

Eva le sorride, con un gesto falsamente amorevole le fa scivolare una spallina, scoprendole i seni. Giulietta si sente impallidire. La donna la guarda, eccitata. Le accarezza di nuovo il seno, le solletica i capezzoli con le dita bagnate di Vodka. Giulietta ha un leggero tremore, ma rimane immobile. Intanto l'uomo le sfiora le gambe, salendo lentamente.

La ragazzina comincia a sentire un fuoco nello stomaco. E' spaventata, ma c'e' qualcosa che la trattiene. Beve un altro sorso. Le brucia la gola. Mentre solleva il braccio, l'uomo ne approfitta e infila la sua mano sotto la minigonna. Le accarezza le mutandine umide. Eva invece le palpa i seni con ardore, quasi con violenza, li strizza, forte. Giulietta sussulta. La donna le si avvicina ancora, le mordicchia le labbra, mentre l'uomo infila le dita dentro di lei. La ragazzina si sente esplodere, ha dolore ai seni, ma le piace.

All'improvviso la donna le infila la lingua in bocca e la bacia. La sovrasta con il suo corpo mezzo nudo. La ragazzina si sente schiacciare, ha il peso di questa puttana addosso e non riesce nemmeno a muoversi. La donna non la molla, le morde anche il collo, i seni, forte, come una tigre crudele. Giulietta urla, tenta di divincolarsi nonostante l'alcol le abbia sottratto ogni energia, ma l'uomo la afferra per i capelli e le ordina di stare ferma.

Eva la guarda dritta negli occhi e dopo qualche istante di silenzio le sussurra:

"Hey, sei una piccola puttana, hai capito?! Da adesso in poi farai come ti viene ordinato!!".

Giulietta e' terrorizzata, ha le gambe spalancate, sta quasi per scivolare sul pavimento. La donna si alza e la spoglia completamente, le strappa il top, la gonna e le mutandine. Istintivamente la ragazzina tenta di difendersi, ma Eva la picchia sui seni, gia' rossi e segnati.

Le allarga ancora le gambe e la penetra con due dita. Spinge forte, fortissimo. Giulietta grida ancora una volta, mentre l'uomo le sposta in capelli per scoprirle il collo. Poi prende un laccio e glielo lega intorno. E tira, tira forte. La ragazzina ha paura. Lacrima, trema, eppure socchiude gli occhi in una smorfia di piacere.


                                                                     

                           


Eva continua a spingere e ad insultarla. Ora le dita sono tre. Mentre l'uomo continua a tirare il laccio.

"Sei una bella puttanella, lo sai!?! Possiamo fare un sacco di soldi con le cagne come te, ma prima dobbiamo metterti alla prova, puttana! Questo e' solo l'inizio!".

A queste parole Giulietta precipita nel terrore piu' assoluto. Il cuore le batte violentissimo, suda. Ha il respiro affannato. La donna la schiaffeggia ancora. Poi le infila un quarto dito. Giulietta urla di nuovo, piange. L'uomo tira il laccio piu' forte. "Sei una cagna perversa!", le dice il suo, ormai finto, amante, "ora ti metto il collare e ti faccio leccare il pavimento come una lurida cagna!".

Eva la penetra sempre piu' forte, Giulietta sta per venire, sente l'orgasmo imminente, chiude gli occhi, stringe i denti, poi ansima come non ha mai fatto prima e finalmente esplode di piacere!

La donna gode nel vederla in quello stato, le infila la lingua nella fica e la lecca. Sente ancora i suoi piccoli spasmi che le fanno stringere le gambe intorno alla sua testa. Poi di colpo l'uomo la lascia. Allenta la presa e si alza. Su un tavolino poco distante c'e' un collare per cani. Lo afferra e lo lega intorno al collo di Giulietta.

"Brava cagna! A terra adesso! Voglio che ti metti a terraaaaaa!". Le urla l'uomo.

Giulietta esegue. Si mette a quattro zampe. La donna si avvicina, le accarezza il sedere, poi lo lecca. Cerca di infilarle un dito dentro, ma la ragazzina e' tesa. Non ha mai fatto queste cose.

Eva allora comincia a sculacciarla, forte. "Puttana! Sei una cagna schifosa, la nostra cagna adesso! Devi obbedire. Hai capitooo?!".

Giulietta piange. La donna le infila un dito, spinge, spinge piu' forte che puo'.

"Puttana! Hai un buco strettissimo! Dovremo allargarlo!".

La ragazzina e' sempre piu' spaventata, sente qualcosa entrarle dentro, e' qualcosa di freddo e di scivoloso. Fa male, le brucia. Vorrebbe urlare, ma si trattiene. La donna continua a spingere finche' non entra.

"Bene, lurida cagna! Ora e' dentro! Adesso ti fai un bel giro con questo coso nel culo e vediamo come te la cavi!". Poi la sculaccia forte, sul sedere appaiono gia' i primi segni.

Giulietta non ha scelta. Comincia a muoversi, prima una mano poi l'altra e cosi' anche le ginocchia. E mentre si muove sente questo oggetto dentro di lei, questo corpo estraneo che la tortura. L'uomo la osserva, poi le mette un piede sul sedere e la spinge "vai cagna, vai! Sbrigati! Facci vedere come lecchi il pavimento!". La ragazzina sta per piangere. E questo sarebbe il suo uomo? Prima l'ha fatta vestire da puttana, poi l'ha portata a casa di una prostituta, adesso la sta umiliando. Tutto questo la frastorna, ma nello stesso tempo la eccita, la infiamma. Giulietta appoggia la bocca per terra e comincia a leccare.

"Ti fa schifo eh! Piccola cagna!" ride la donna.

Poi la afferra per i seni, strizzandoli forte. Giulietta grida. "Sei una vacca schifosa, con dei seni stupendi, te li voglio torturare a dovere!" e cosi' Eva li palpa con violenza, li tira, li schiaccia, li pizzica. E' un dolore lancinante, ma la ragazzina non puo' fare a meno di sentire dei brividi di piacere dentro di se'. Il suo stomaco vibra, la sua testa gira. L'uomo appoggia il piede sul suo sedere ancora una volta, spinge di nuovo, la insulta. Poi prende un guinzaglio, lo lega al collare e la trascina con se.

"Cagna, devi essere addestrata, lo sai? Ora ti porto in un posticino per le puttane come te!".

La ragazzina lo guarda dal basso verso l'alto, con gli occhi gonfi, mentre la donna la tiene per i capelli. Lui strattona il guinzaglio, lei si sente tirare. E' come avere un cappio al collo. I tre si avvicinano alla porta d'ingresso, l'uomo la apre. Il corridoio e' buio. La paura le sta divorando il cervello. Non vuole andare, si rifiuta, questo e' troppo, ma la donna la sculaccia piu' forte!

"Puttanaaaaaa! Sei la nostra cagna adesso! Devi fare quello che ti viene ordinato!".

La ragazzina abbassa la testa, i suoi bellissimi capelli toccano quel pavimento impolverato. Lentamente sposta in avanti mani e ginocchia, seguendo il passo dell'uomo.


                                                     
                             

Il corridoio e' freddo, tetro.

Ad un tratto l'uomo si ferma. Alla sua sinistra c'e' una porta. Dalla tasca dei pantaloni estrae una chiave e la apre. La stanza e' buia. Giulietta non sa cosa aspettarsi. I tre entrano. La donna richiude la porta a chiave. Una flebile luce filtra dalla finestra, piano piano gli occhi si abituano all'oscurita' e tutto diventa piu' facilmente visibile. Ci sono dei mobili, un letto, un divano.

L'uomo strattona il guinzaglio: "Puttana, a cuccia!".

Giulietta si acquatta, sente l'odore acre della moquette.

La donna si china su di lei per assicurarsi che il plug sia ancora dentro. Lo afferra, lo tira, lo gira. La ragazzina si morde le labbra per non urlare. Quel coso duro e freddo le sta spaccando il suo piccolo buchino. Anche i seni le fanno male. Cerca di asciugarsi le lacrime. Da un labbro probabilmente le esce anche del sangue.

D'un tratto, dalla penombra, appare una sagoma femminile.

Si avvicina lentamente. Sembra una ragazza. Ha i capelli lunghi. Dev'essere nuda perche' si nota lo splendido profilo del suo corpo. "E' lei la nuova?"

"Si, e' lei!", risponde la donna.

La ragazza si acquatta per vederla meglio. Nota che ha le guance rigate dalle lacrime e il trucco sbavato. Poi la bacia dolcemente sulle labbra, le mette una mano tra i capelli, l'accarezza. Le gira intorno, le tocca la schiena, il sedere. Sente il plug dentro di lei. Poi scende verso il suo interno, la penetra leggermente con il polpastrello. E' calda e bagnata. L'istinto e' quello di baciarla, ma deve attendere gli ordini dei due, se non vuole essere punita un'altra volta.

"E' bella!" dice la ragazza alzandosi.

La donna afferra Giulietta per i capelli.

"Hey, puttanella, questa e' Lucy. E' anche lei una cagna, proprio come te! stanotte dormirete insieme! Non voglio storie!". Giulietta in realta' deve tornare a casa, ma non osa disobbedire. E poi ...... i suoi non ci sono mai.

"Adesso cagna, ti ordino di leccarle la fica!".

La ragazzina si sente immobilizzata. Sottomessa a gente mai vista prima. Ha la testa pesante, le ginocchia doloranti. Sa che deve ubbidire per forza. Cosi' si avvicina, piano. Chiude gli occhi. Appoggia le sue tenere labbra sul pube di Lucy e la bacia. Poi si ferma. E' spaventata.

"Allora cagna!" - la scuote ancora una volta Eva – "devo farti vedere io come si faaa?!?!!!!!".

E con una spinta la donna preme il viso di Giulietta sulla fica di Lucy.

La ragazzina non respira, istintivamente afferra le caviglie della ragazza e apre la bocca. La lingua inizia a scivolare tra le sue grandi labbra, poi scende in profondita', verso le piccole. La ragazza l'afferra per i capelli e la tira forte verso di se, la usa, mentre geme. Il piacere e' talmente intenso che le provoca i primi lievi spasmi, le gambe cominciano a vacillarle. Lentamente Lucy si stende a terra, aprendosi completamente. Giulietta e' estasiata dal sapore e dall'odore della ragazza. Sente che sta perdendo ogni controllo. Con le dita si fa strada tra le sue dolci carni, le apre, le scruta, le annusa, le succhia con ardore. E Lucy trema, vibra, ansima. La tiene per i capelli, la tira a se.

Poi d'improvviso Giulietta si sente prendere.

L'uomo, adesso completamente nudo, e' dietro di lei. L'afferra per i fianchi e le allarga le gambe. La tasta, la fruga. La ragazzina e' un fiume in piena.

"Puttanella, sei eccitata come una cagna in calore!"

Di prepotenza la prende e la penetra. Giulietta urla, sente un dolore lancinante scuoterla fino alle viscere.

"Zitta puttana!". L'uomo la sculaccia forte e la possiede, la possiede come un animale!

Giulietta piange, ma questa cosa la fa godere in una maniera che non ha mai provato prima.

L'uomo e' in estasi, sta per arrivare. Quelle dita sono come artigli, sulla sua tenera e bianca carne.

Menage a trois a tinte fosche!

La ragazzina si sente travolgere, mezza ubriaca, nuda, in balia di tre adulti perversi e viziosi.

L'uomo arriva e le sborra addosso! Le piace sporcarle la fica, il sedere, le cosce, persino la schiena.

Poi si riveste e si allontana con la donna. Ma prima di andarsene i due legano Giulietta ad una gamba del letto.

Dovra' dormire sul pavimento.

La ragazzina e' spossata, stanca, inebetita. Non riesce neanche a parlare. Lentamente si accascia a terra e chiude gli occhi. Cosa ne sara' di lei ....... una schiava del sesso probabilmente, concessa ad altri, uomini e donne senza scrupoli. E cosi' sia. Per ora Giulietta si abbandona al sonno.

Domani si vedra'.





Continua .... Seconda parte

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