giovedì 23 febbraio 2017

VIOLENTATA NEL CARCERE - 2' PARTE





Entro nella stanza 24F. E' piccola, lurida, fredda. In un angolo noto una brandina vecchia e arrugginita. Le secondine ridono mentre continuano ad insultarmi.

"Allora puttana! Sei pronta?!". La bionda mi acciuffa per i capelli, me li torce con quelle manone rozze da poliziotta criminale, mentre la mora mi prende per un braccio e mi scaraventa sulla brandina.

Le altre due si avventano su di me per legarmi mani e piedi ai quattro angoli. Sono terrorizzata.

"Vi prego, lasciatemi! Lasciatemiiiiii!!!!". La corda e' cosi' stretta che mi segare'! Provo a liberarmi ma invano. Sono in trappola! Ah!

"Bene puttana, vediamo se adesso aprirai la bocca!". La bionda si avvicina e mi strappa letteralmente il vestito. Lancio un urlo feroce. La mora si affianca alla sua destra e comincia a percuotermi l'interno coscia con il frustino, poi sale verso la fica. Ho le gambe spalancate e sono completamente aperta. Lei continua a giocare con il suo strumento di tortura. Me lo strofina sulle piccole labbra, le picchietta. Fa male, eppure ne godo! uhhhhhhhh. Istintivamente tento di piegare le ginocchia e di ostacolare i suoi movimenti, ma sono legata e non posso che subire.

Lei continua, me lo infila dentro, lo gira, poi torna sul clitoride e comincia a picchiettarlo con vigore. E' gonfio ora, lucido e rosso. Strizzo gli occhi, spalanco la bocca. Il mio respiro si fa piu' intenso.

"Guardatela la puttanella, come gode! Ahahahah". Le bastarde ridono. Che umiliazione! Vorrei strozzarle, tutte, le odio, ma nello stesso tempo sono preda di un orgasmo che sta crescendo sempre di piu'.

La mora si avvicina ancora e lascia ricadere sulla mia fica la sua fredda saliva. Un leggero spasmo mi sorprende improvviso. La sento colarmi addosso, fino al culo. Intanto la bionda mi guarda dall'alto in basso con aria di sfida. Tremo al pensiero di cosa potrebbero ancora farmi.

Improvvisamente sento qualcosa penetrarmi. E' la mora che ha infilato a forza le sue dita perverse! Ahhhhhhh. Mi sta scavando la porca! Bruciaaaa. Fa maleeee!!!! Hhhhmmmm. Uhhhhhhh.

"Puttana ti piace, eh!". Sono disgustata dalla loro brutalita' eppure cosi' eccitata! Vorrei frenare questo desiderio di essere presa come una troia, mi vergogno!!!

Ora il frustino e' nelle mani della bionda, mi percuote le tette senza ritegno! Sto godendooooo!!!!! Ahhhhhhhh. Il primo orgasmo arriva veloce e potente.

"Ecco, la puttanella comincia a scaldarsi!!!".

"Dai ragazze, diamole un'altra bella lezione! Mi voglio proprio divertire con questa puttana!". La maledetta ride, mentre comincia a strofinare la punta dei suoi stivaletti sulla mia gamba. Mi stuzzica, prima lentamente, dal ginocchio all'anca. Stringo i pugni, agito i polsi. Ho i brividi! Lei scivola verso l'interno e spinge. Disegna con la punta dello stivaletto un cerchio immaginario intorno alla mia fica grondante. Mi sta letteralmente facendo eccitare come una troia bollente in un covo di porci. Socchiudo gli occhi, agito il bacino. Una di loro mi sta applicando delle pinze sul busto, dei tiranti di ferro che mi provocano scosse improvvise di piacere e dolore. Devo assolutamente controllarmi, non posso cedere ai loro giochetti.

Sto sudando. La bionda continua a premere sulle mie grandi labbra ormai gonfie e lucide. "Allora troia, ti piace eh!". Non rispondo, il mio sguardo dice tutto. Lei ride come una pazza, poi si sfila gli stivaletti e fa lo stesso perverso gioco con i piedi nudi. Ha delle bellissime unghie smaltate di rosso. La mia mente e' ormai in delirio, dall'odio e dal disgusto sto passando all'eccitazione piu' animalesca. Vorrei leccare quelle dita maledette, vorrei sentirle dentro di me. Un fremito allo stomaco mi fa vibrare come una foglia al vento. Lei continua. Sento il piede premere sulla mia fica fradicia, l'alluce mi penetra senza troppi complimenti. Mi fruga dentro disordinato e sporco. Ed io gemo. Quasi non mi importa piu' di niente, voglio essere sfondata! Strizzo di nuovo gli occhi in una smorfia di piacere, mentre le troie continuano ad insultarmi. Oh si, mi piace essere la loro puttana adesso, siii! Le pinze mi stanno lasciando il segno, cosi' il loro frustino sui capezzoli. Mi colpiscono, mi percuotono, sono tutta rossa, bollente, madida di sudore, vogliosa e porca, schifosamente puttana, cosi' come loro vogliono! Mi sento la loro lurida schiava. ho perso ogni controllo, ogni freno, Quella intanto spinge e un altro orgasmo arriva improvviso. Ahhhhhhhhhhhhhhhh!

"Troia! Ma come ti piace fare la troia eh! Dobbiamo scoparti a turno finche' non ne potrai piu'! Ahahahah". Non rispondo, non posso, voglio solo godere, dei loro luridi piedi e delle loro offese!. Mi mordo le labbra, gemo. La bionda mi infila il suo piede in bocca ed io lo lecco, lo lecco tutto come fossi l'ultima delle sue serve. Lecco i miei caldi umori e le sue dita sudate. Lei spinge ancora e ancora. Mi sento sfondare la bocca, poi di colpo posa il piede sul mio mento, sul collo. Mi sta bagnando tutta. Mi schiaccia le tette e i capezzoli gia' doloranti, mentre gli insulti si sprecano "che cagna libidinosa! Guardate come sbava! E' brava a leccare i piedi la troia!".

Piu' mi insultano e piu' mi infuoco. Ansimo, mi lecco le labbra. La bionda torna ad infilare il piede nella mia fica. Prima preme tutte e cinque le dita sulle grandi labbra, ma il clitoride e' scoperto e inevitabilmente strofina la sua morbida pianta anche su di lui. Non resisto. Ha delle gambe stupende. Da qui posso anche vederle le mutandine nere sotto la divisa. Chissa' come gocciola la sua fica in questo momento. Potrei leccare anche quella, se solo me lo ordinasse.

E cosi' il suo culo. Ohhhh, uhhhhhhh. Il solo pensiero di farle da schiava mi manda in estasi. Mi mordo quasi le labbra mentre la sento infilare l'alluce dentro di me. Le altre dita scivolano tutte intorno, bagnate dai miei umori che colano senza sosta. Ne infila un'altra e scava. E' selvaggia, crudele ed io voglio essere irriverente. Urlo, mi dimeno, vorrei insultarla anche io, solo per ricevere una punizione ancora piu' perfida.

"hey, hey hey, sembra che la puttanella si stia lamentando! Come urla! Ora le tappo quella fogna!". La stronza torna ad infilarmi il piede in bocca, ora con piu' violenza. Un'altra invece mi strizza il clitoride all'improvviso. Ho una fitta allo stomaco. Non vedo. Ho la bionda davanti che mi sta facendo ingoiare quello smalto da puttana

"Allora, troia! Ti decidi a raccontarci dove hai messo la roba o dobbiamo continuare?!". Ho le lacrime agli occhi per l'eccitazione che queste secondine di merda mi stanno facendo provare. La stronza toglie il piede dalla mia bocca ed io riesco ad emettere poche flebili parole "non ho nascosto niente!".

"Ma sentitela la vacca come frigna!".

L'altra mi sta penetrando con le dita, sempre piu' forte. Urlo ancora. Poi la bionda "Basta! Slegatela! Ora la voglio qui, ai miei piedi!".

Le tre mi liberano e mi costringono ad inginocchiarmi di fronte alla bionda. Ha lo sguardo da assassina.

Sei una lurida puttana e come tale non meriti alcun rispetto. Leccami i piedi! troia!".

Il pavimento e' freddo, ma il mio corpo e' bollente e sono talmente assoggettata da non voler opporre nemmeno la minima resistenza. Apro la bocca e le lecco i piedi come ordinato. Mi sento un cane. I capezzoli strusciano per terra. Ho i brividi. Divarico le gambe per potermi chinare meglio e la mora ne approfitta per strofinare anche lei il piede sulla mia fica. Lo strofina cosi' forte che sento un calore espandersi velocemente e una frenesia improvvisa, un desiderio di essere nuovamente posseduta.

"Puttana! Hai la fica fradicia! Sei proprio una schifosa troia!". Quella parla ed io perdo ogni controllo. Succhio le dita della bionda una ad una, mentre la mora mi penetra con il piede. Spinge, mi tocca fino in profondita'. Mi fermo, comincio ad urlare, a gemere, ad ansimare sempre piu' forte. Spalanco la fica piu' che posso e quella spinge le sue dita fomentata dall'approvazione delle altre. Le due spettatrici si avvicinano e mi accarezzano i capelli.

"Che brava porca, ubbidiente! Se lecca i piedi cosi' bene, lecchera' bene anche la fica!". Le puttane ridono. Si, leccherei le loro fiche se me lo chiedessero. Uhhhhhh. La mora ha tutte le dita dentro di me, spinge senza sosta e un altro orgasmo irrompe sonoro! Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh. Mi sento sfinita. Il cuore sta scoppiando.

"Ragazze, la puttanella qui per terra merita un'ultima lezione!".

Non oso nemmeno guardarle, rimango a testa bassa.

Alzo lo sguardo, ho qualche timore che non riesco a nascondere. La mora mi afferra di nuovo per i capelli e come un cane mi prende e mi schiaccia la testa tra le sue cosce umide.

"Lecca troia, lecca!". La mia lingua scivola sulle sue mutandine bagnate. Sposto il lembo di stoffa con i denti e cerco di farmi strada dentro di lei. "Brava puttana, sei una cagna ubbidiente!". La stronza comincia a godere e piu' geme e piu' si strofina addosso a me. Poi si strappa gli slip, non ne puo' piu' e finalmente ho la sua fica fradicia in bocca. Mi da anche il suo culo. Ahhhhhhhhh.

E cosi' a turno lecco la fica di tutte e quattro. Sono esausta! Anche loro lo sono, ma ho solo pochi secondi per riprendere fiato che le stronze si avvicinano e mi mettono con la schiena sul pavimento.

La mora si siede con la fica sulla mia faccia e mi piscia in bocca. Istintivamente giro il viso da un lato, mi sta schizzando addosso tutto il suo caldo piscio nauseabondo, mi cola sul collo, sulle spalle, sui capelli.

"Troia, apri questa maledetta boccaaaa!". Sembra invasata. Non posso fare altro che appoggiare le mie labbra dischiuse su di lei e berla tutta. E' eccitatissima. Poi si strofina un ultima volta e si alza.

"Bene ragazzina, non hai voluto parlare! Stanotte dormirai in cella. Domani si vedra'. Ah, ahahahahah". La troia si riveste e se ne va, seminando la sua risata diabolica per tutto il corridoio.

Ho il terrore …..... ma sono ancora cosi' eccitata!

Non le diro' mai dove ho nascosto la roba!


ahahahaahah




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