giovedì 22 giugno 2017

TUA MOGLIE NON LO SA ( PARTE SECONDA)






Tom e' in ufficio quando riceve la mail. Di colpo una sensazione di calore lo prende alla testa. Cerca di allentare la cravatta, ma e' visibilmente in affanno. Sarah lo sta ricattando? quella piccola troia! 

Sensazioni miste si sussuegono alla velocita' della luce: odio, rabbia, frustrazione. Poi eccitamento, ebrezza, frenesia. 
Quella ragazzina lo ha sconvolto. 

Tom risponde.
"Cosa vuoi Sarah?!!! cosa vuoi ancora da me?!!!!!". 

Passano alcuni giorni. Di Sarah nessuna traccia. Nessuna risposta. E' stato uno sciocco a credere di potersi fidare di una ragazzina! Le notti trascorrono insonni. Poi una mattina .... 

"Tranquillo Tom. Non voglio niente da te, ma da tua moglie! 
Voglio ancora i suoi slip, ma stavolta li voglio sporchi del suo sangue!".

Tom sobbalza! Questa parola, sangue, risuona sinistra. 
E' chiaramente quello mestruale. Sarah non puo' riferirsi ad altro!!

"Vorresti le mutandine di mia moglie sporche delle sue mestruazioni?!?!?!?!!!! Sei disgustosa Sarah .... eppure non riesco a dirti di no. Ci ho pensato tutta la notte. Mi fai uscire fuori di testa...".

Tom si sente nuovamente pervaso da una sottile, quanto profonda, insana eccitazione. Quella ragazzina non ha limiti. Piu' lei gli fa richieste assurde, indicibili, piu' sente il cazzo gonfiarsi. 

Passano due settimane. Settimane di vuoto, di silenzio. Sarah non scrive. Aspetta. 
Poi finalmente, una nuova mail di Tom arriva. 

"Ho le mutandine! Le spedisco oggi stesso!".

Sarah e' di nuovo elettrizzata. Non vede l'ora di riceverle. 

"Grazie Tom. Spero che l'alone di sangue sia abbondante!"

Le mutandine arrivano, Sarah freme, non vede l'ora di aprire il pacchetto e constatare le dimensioni della macchia rossastra. 

E invece con grande delusione nota che e' piuttosto piccola. E' laterale, sul bordino di pizzo. La cosa non la eccita affatto. Si sente presa in giro.

"E queste sarebbero gli slip sporchi di sangue?!!!! Ti ricordo, Tom, che ho il video. La macchia deve essere ben visibile! Tua moglie non deve indossare l'assorbente!".

Tom e' di nuovo nel pallone. Sente la pressione di Sarah bucargli il cervello. Come puo' sfilare l'assorbente dagli slip della moglie? E' un'impresa. No, non ce la puo' fare. Ora e' nei guai. 

Pensa e ripensa. Non si da pace. Quella troietta sta alzando troppo la posta. Deve trovare una soluzione il piu' in fretta possibile!

Poi, di colpo, la trova! 

Tom torna a casa e corre in bagno. Fruga nel cestino dei rifiuti e prende un assorbente, deve essere il piu' fresco e sporco possibile. Ora deve solo metterlo a contatto con un paio di slip e aspettare che l'alone macchi il tessuto. 
A Tom sembra un gioco da ragazzi. Le mutandine sono nel cesto della biancheria sporca. La moglie e' in cucina a preparare la cena. 
In pochi minuti avvolge l'assorbente con gli slip e li nasconde in una bustina. Poi esce, mette gli slip in macchina e rientra in casa.  

Sente il cuore pulsargli nelle tempie. Ora si e' anche messo a rubare gli assorbenti di sua moglie. 
Si sente sotto ricatto ma l'eccitazione ricompare irrefrenabile. Con Sarah inizia a provare strane sensazioni, emozioni forse nuove. Il brivido, il rischio, la follia, le depravazioni. 

Il giorno dopo scrive a Sarah.
"Ho gli slip macchiati come mi hai chiesto. 
Li ho annusati. Non l'ho mai fatto prima. Solo il pensiero mi faceva schifo. Ora e' diverso. Mi stai deviando Sarah!"

La ragazza se ne compiace. E' proprio quello che vuole, deviare le menti. Li vuole porci, peccaminosi, maiali! 

Gli slip arrivano, solito fermo posta anonimo. La ragazzina prende il pacco e torna a casa. Si butta sul letto e lo apre. Gli slip sono esattamente come li voleva lei, intrisi di sangue. L'alone e' abbastanza grande. Nota dei grumi sulla superficie della stoffa. La cosa la eccita oltremodo. Li annusa, chiude gli occhi, inspira profondamente. Sente l'odore forte del sangue, amaro. 
Sfiora gli slip con le labbra, le dischiude lentamente. Tira fuori la lingua e comincia a leccare. Si bagna le labbra. Si sente porca, sconcia. 
Scrive a Tom

"Ho le mutandine di tua moglie in bocca. Ho leccato il suo mestruo, come un animale. Mi e' piaciuto. Ora devo masturbarmi!"

Sarah e' sul letto, si spoglia completamente e con le mutandine in bocca, sporche di mestruo, comincia a palparsi i seni. Allarga le cosce, si penetra. Prende gli slip della donna e se li strofina sulla fica aperta e gia' bagnata. Piccoli gemiti escono dalle sue labbra. 

Lentamente infila un pezzo di tessuto dentro di se' e comincia a masturbarsi. Un calore improvviso si espande in tutto il corpo. Stringe le cosce, strofina forte la stoffa sul clitoride, poi di nuovo le mutandine in bocca. Ora sanno anche di lei, dei suoi umori caldi e profumati. Gli odori si mischiano e le sue fantasie si accendono. Sogna di avere i polsi legati, di essere stata imbavagliata con gli slip della donna e di essere torturata e scopata dal marito, da altri uomini. La eccita sentirsi usata, obbligata a raggiungere il piacere, umiliata, sfruttata. 


Poi, di nuovo le mutandine nella fica. Si masturba con il lembo di stoffa macchiato, ormai secco. Sente l'orgasmo vicino e aumenta il ritmo. Anche il respiro e' piu' profondo, geme, ruota la testa da un lato, il sudore le cola tra i seni, chiude gli occhi. Poi di colpo l'apice del godimento!!!!

Sarah e' travolta dai sensi. L'idea di essersi "sporcata" con le mutandine di un'altra, di aver leccato il suo sangue, la manda fuori di testa. Adora quelle mutandine. Adora la sensazione di sporco, la perversione che ne trasuda. 

Decide di indossarle e di uscirci. Non ha alcun senso, lo sa, ma e' come se avesse perso la ragione. Vuole assecondare i suoi impulsi lascivi e rendere Tom partecipe. 

Prima di uscire si fotografa davanti allo specchio, con le mutandine indosso. 

"Tom, guarda come mi stanno bene le mutandine di tua moglie! Usciro' cosi' ... e mi masturbero' ... in qualche cesso!". 

E cosi' fa. Nei gabinetti dell'universita', in un bar della stazione, nel centro commerciale della citta'. Si masturba di continuo. 
Ora comincia a fantasticare un incontro con la donna, con Tom.

Il feticcio non le basta piu'. 
L'uomo risponde.

"Sei porca Sarah, hai la merda nel cervello!
Ho leccato anch'io il sangue di mia moglie. Mi stai mandando fuori di testa, completamente. 
Ora voglio leccare il tuo!".

La ragazza si compiace ancora una volta. Sente l'ebrezza del potere. 
Scrive a Tom

"Vuoi il mio mestruo? Mi piacerebbe dartelo. Vorrei vedertelo leccare come un cane .... direttamente dalla mia fica! Pensa se ci fosse anche tua moglie a leccarmelo? due cani!!!! Ahahahah".  

La scena di lui e della moglie, in ginocchio davanti a Sarah, mentre le leccano il mestruo fresco, lo manda in estasi. Comincia a pensare seriamente di volerlo fare, ma come rivelare alla moglie una cosa del genere? 

"Ho voglia Sarah! Ho voglia di leccartela! Quando avrai il prossimo ciclo? quando???? Ho voglia di vederti!". 

"Tra una settimana circa! Ti mandero' una mail con il luogo dell'incontro. L'orario decidilo tu!".

"Ci saro', ma verro' da solo. Se vuoi conoscere mia moglie dovrai aspettare!". 

Sarah non risponde. Accetta le condizioni. Sa che prima o poi incontrera' la donna, comunque. Ormai Tom e' suo. Gli e' entrata nella mente, ora e' solo questione di tempo. 


                                                                                


Continua .....  Terza Parte

1 commento:

Anonimo ha detto...

Mi costringi a masturbarmi di continuo...