mercoledì 21 giugno 2017

SE TELEFONASSI AD UNO DI QUESTI NUMERI ....

 (seconda parte di "La cabina Telefonica")


                                                                             




Miranda mi intriga molto. Dalla foto sembra proprio bella. Fotografo il numero e scappo via, gettando il cell nella borsa, come una ladra. La pioggia ora diventa battente, ho freddo. Mi riparo sotto il cornicione di un portone. 

Non so che fare. Prendo il cellulare, guardo la foto  .... ............

Ma si ..... 

Compongo il numero. Squilla a vuoto per un po'. Sto per riattaccare, quando finalmente qualcuno risponde. E' lei. Ha una voce calda, sensuale. Mentre parliamo il cuore mi batte a mille.
Li' per li' non so cosa dire. Balbetto qualcosa.... poi .... la sua risata allenta la tensione. Mi invita da lei per conoscerci meglio. 
Dopo qualche esitazione ........ accetto.

Quando arrivo sono completamente zuppa. No so nemmeno perche' abbia accettato. Tremo. Sono in preda alla paura. Mi sento una perfetta incosciente. 

Ok, ormai ci sono. Respiro profondo e ..... Driiiiinnnnn! Suono il campanello.  
La ragazza dell'adesivo mi apre. E' lei, Miranda. Caschetto corvino, 1,70, occhi verdi, pelle candida. Ha una terza scarsa e due fianchi stretti. Indossa un paio di shorts di jeans e dei tacchi a spillo. Sopra una canotta nera scollata. Non vedo il reggiseno. 

"Vieni tesoro, entra! sei tutta bagnata!". Comincio a starnutire, mentre Miranda mi porta un asciugamano. Mi sento a disagio. 
"Tesoro, sei molto carina, sai?". Tengo gli occhi bassi, mentre mi sento scrutata fin sotto le ossa. 

Mi tolgo il giacchetto di jeans. E' fradicio. Lei si avvicina e lentamente comincia a tamponarmi i capelli con l'asciugamano.
Poi ..... "Perche' sei qui?". 
"Mah ... io ..... beh ..... mmmmhhh  ...". Non so cosa rispondere. Non lo so nemmeno io.

"Sai amore", continua Miranda, "mi sono capitate un paio di ragazzine come te ... curiose .... timide!".

Mentre parla la sento avvicinarsi con le tette alla mia schiena. Mi fa uno strano effetto. Le strofina su di me, lentamente. 
"Sei molto tesa, rilassati!". Miranda ha una voce suadente. Le sue tette continuano a premere e intanto toglie l'asciugamano. Le sue mani scivolano sul mio collo, sulle spalle. Il suo respiro e' su di me, lo sento sulla pelle umida. Poi le sue labbra, lasciano baci profondi. 

Il cuore ricomincia a prendere velocita', come un treno. Mi sento avvampare. 
Le sue mani proseguono, scendono sulle braccia, poi sui fianchi, sotto la maglietta. La solleva fino a meta'. Ora e' la mia fica a pulsare. Veloce, come un tamburo. Lei continua. Sale verso le mie tette, le palpa, dolcemente, poi ...... i capezzoli. Ci sa fare la troia. Sento di essere fradicia anche nelle mutandine. Non e' pioggia!

"Tesoro, rilassati!". L'eccitazione e' forte. Anche la paura .... l'ignoto.
Le sue mani ora scendono, le sento sbottonarmi i jeans e aprire la zip. Di colpo mi alzo. Sta andando tutto troppo in fretta. 

"Amore! Che succede? stavo cercando di farti rilassare un po' .... non avere paura!". La guardo come una preda che teme lo sbranamento improvviso. Tiro su la zip, abbasso la maglietta. Prendo la borsa e scatto verso la porta. Ma che cazzo ci faccio qua?!

Miranda mi segue. Arrivo alla porta. Sto per aprirla, ma mi fermo. Lei non dice nulla. Abbasso la maniglia per verificare che non mi abbia chiuso dentro. No, la porta e' aperta. La cosa mi sorprende, ma mi tranquillizza. 
Mi giro verso di lei. Perche' sto scappando? la mia fica e' bagnata, mi sento eccitata. I capezzoli si erano inturgiditi al suo tocco. La trovo meravigliosa. Perche' dovrei andarmene?

Miranda si avvicina, mi accarezza il viso, i capelli, le labbra. E' molto dolce. Poi, si avvicina alla mia bocca, mi bacia. Un bacio lungo, con la lingua. 

Non ho difese, con lei non riesco ad averne. 

Ancora le sue mani sotto la maglietta, ancora la zip aperta. Prende le mie e mi impone gli stessi movimenti su di lei. 
Le infilo sotto la sua canotta. Ha dei grossi capezzoli e delle tette sode. Mentre le strizzo la sento gemere. Mi lecca le labbra, mi morde. Continuo a scendere, mentre lei mi ha gia' sfilato i jeans fradici di pioggia e le mutandine. Io rallento. Mi sento impacciata, ma allargo le gambe. Le sue dita mi stanno strizzando il clitoride. Fa male, ma mi eccita. Poi apre il palmo della mano, mi prende tutta, come se volesse strapparmela. .. e lentamente mi infilza con le dita ricoperte di anelli. 
Uhhhhh, strofino la schiena contro la porta. Qualcuno sentira' da fuori? non ho tempo di preoccuparmente. Miranda mi spoglia in pochi secondi e continua a masturbarmi. Sto godendo come non mi era mai capitato prima. 

Ora, porto le mie mani nella sua fica, voglio sentire quanto e' bagnata. Miranda si fa aprire senza tanti complimenti. E' depilata, morbida, con un tatuaggio. Tento una leggera penetrazione e mi accorgo che ha qualcosa di piccolo e duro dentro. E' un piercing sul clitoride. Un anellino argentato. D'istinto lo tocco, lo tiro e lei inzia a contorcere il bacino, ad ansimare. Capisco che le piace molto, cosi' continuo, lo tiro piu' forte e lei quasi urla, mentre mi penetra con quegli anelli di ferro che mi stanno graffiando. 

E' una sensazione meravigliosa, farsi scopare da una puttana. 
Miranda si abbassa sulle mie tette, le afferra con i denti, le succhia. Prende i miei capezzoli e li tortura. Io le accarezzo il collo, il viso, mentre tengo gli occhi chiusi e spalanco la bocca. Il godimento e' superlativo. Potrei esplodere da un momento all'altro. Miranda lo sa, scende ancora e comincia a leccarmi la fica. Linguate lunghe, aperte, che provocano una miriade di brividi sotto pelle. Mi accarezza le cosce, mi apre, mi sputa sul clitoride, allarga le grandi labbra e inizia a succhiare, poi a soffiare. Mi gira la testa! Cazzo! Sto scopando con una puttana! Questo pensiero mi martella nella testa. 

L'orgasmo sta esplodendo nella sua bocca, ma sara' l'ansia, sara' l'eccitazione, continuo a frenarlo, a rimandarlo. O forse voglio godere il piu' possibile. Cazzo! Mi sta mangiando viva. 

Ormai sto per lasciarmi andare completamente, ma Miranda mi porta di la', prendendomi per i capelli. Sono nuda. Mi chiedo cosa farei se all'improvviso saltasse fuori qualcuno. La porta e' aperta.
Il pensiero di essere sorpresa amplifica la mia eccitazione. 

Miranda mi getta sul divano e comincia a baciarmi, come una pazza. Poi, la sento infilarmi qualcosa nella fica. Un oggetto duro, grosso. Tento di scansarmi, ma lei mi tiene stretta a se'. Cazzo, mi sta stuprando la troia! Mi divincolo, non voglio!!!! Non voglio!!!!!
Inizio ad urlare, ma Miranda non si ferma. Mi tappa la bocca con la sua, Mi soffoca di baci e leccate porche. Intanto spinge quel cazzo finto dentro di me. Mi sembra enorme, mi sento spaccare, lacerare. Eppure mi sta piacendo. Mi sta strappando via l'orgasmo che fino a poco fa minacciava di esplodere nella sua bocca. Che bastarda!

Chiudo gli occhi, ansimando. La tengo stretta per le braccia, come se volessi togliermela di torno, ma lei mi ha in pugno! Si strofina la fica sul mio fianco, mentre mi scopa con quel dildo di vetro. Mi lecca le labbra screpolate, arrossate dai suoi morsi maledetti. 

E proprio sul punto di prendersi il mio orgasmo .... vedo apparire un uomo sullo sfondo. Resta nella penombra del corridodio, fermo davanti alla porta. Ma da dove spunta?! Panico! Sono davanti a lui con le gambe aperte e un dildo conficcato nela fica! Vergogna e imbarazzo si sprecano. Urlo a Miranda qualcosa di incomprensibile, mentre mi dimeno per sfuggire alla vista dell'uomo. 
Lei mi blocca, schiacciandomi con tutto il suo corpo. 

"Le puttane non si vergognano di scopare davanti ad altri!". Mi sussurra nell'orecchio. Non riesco a divincolarmi. Ho paura che quello possa venire a sostituire il dildo con il suo cazzo. L'uomo invece rimane immobile, fisso su di noi. Miranda continua a spingerlo dentro di me, prima lentamente, poi sempre piu' forte. Il cuore mi sta per esplodere. 

Improvvisamente comincio a sentire un certo piacere nell'essere guardata. Chiudo gli occhi, mentre spalanco le cosce per farmi ammirare. Ansimo piu' forte. Cerco l'orgasmo. Lo voglio, voglio che goda anche lui. E siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!! Esplodo in pochi secondi. 
Miranda estrae il dildo e mi lecca il clito bagnato, poi la fica grondante, ancora aperta, rossa. Io guardo l'uomo, forse in cerca di approvazione, ammirazione. Ma quello si volta e se ne va. Miranda lo segue.

Chi e' quell'uomo?

Resto da sola nella stanza. Loro sono in quella accanto. Li sento parlare, ma non riesco a capire cosa dicono.

I due rientrano. Mi rivesto in fretta. La presenza dell'uomo adesso e' divenuta ingombrante. Miranda mi trattiene. Vuole che resti. 
Le rispondo che e' tardi, che vorrei tornare a casa, ma all'improvviso qualcuno suona alla porta. 
L'uomo va ad aprire. Li sento scambiarsi poche battute. 

- "Allora, dov'e'? E' qui?"
- "Si, e' di la', con Miranda!".
- "Se mi tirate un altro scherzo siete morti!".

 Lo sconosciuto varca la soglia della stanza. E' alto, corpulento, stempiato. Indossa un completo elegante e un paio di occhiali da sole. Al polso un orologio d'oro. Direi un camionista tirato a lucido. 
Mi guarda con aria severa, mi scruta. E' alquanto imbarazzante. Si avvicina lentamente, poi ... mi sorride. Non ricambio il sorriso. Mi sento una puttanella in vetrina, pronta ad essere comprata.

Guardo Miranda con aria interrogativa. Che cazzo succede? L'uomo mi invita a sedermi sul divano accanto a lui. Lei mi sorride, incoraggiandomi ad assecondarlo. Cosi' mi siedo e la tensione lentamente cala. Miranda offre da bere, i tre cominciano a scherzare. E' tutto cosi' surreale. Ho come l'impressione che stiano per dare inizio ad un festino. 

Lo sconosciuto si rivela un tipo simpatico, a tratti galante. Ha modi gentili, apparentemente sa come trattare le donne. Bevo un paio di bicchieri di vino. La testa comincia a girarmi. Miranda mi porge ora dello champagne. Bevo anche questo. 

La serata trascorre piacevole, quando d'improvviso Miranda mi prende da parte e mi accompagna in un'altra stanza. Sembra ubriaca. Da un cassetto estrae una bustina con della polverina bianca, la posa su un tavolino e comincia a sniffare. Cazzo! Non ho mai sniffato. Non so cosa fare. Se dicessi di no credo mi obbligherebbe. 
Cosi' sniffo anch'io. Mi sento strana. Mai preso droghe in vita mia. 
Miranda mi sorride, poi ... comincia a spogliarmi. Mi strappa letteralmente i vestiti di dosso. Mi bacia, mi lecca in ogni punto del corpo. Il pensiero che di la' ci siano due uomini mi preoccupa, ma allo stesso tempo mi eccita. 

Miranda ha un corpo splendido. Scopiamo come non ho mai fatto prima. Le mordo il clito con il piercing e la faccio urlare. Mi prende per la testa, si strofina sulla mia bocca, sul mio naso. Ha un odore dolciastro. Infilo la mia lingua dentro di lei. Miranda gode! D'improvviso i due uomini entrano nella stanza. Mi blocco. Il momento che temevo e' arrivato. Mi sento nuovamente esposta contro la mia volotna' Eppure la cosa mi elettrizza, ancora piu' di prima. Mi sento piena di energia, carica di adrenalina! 

Lo sconosciuto comincia a spogliarsi e lentamente mi raggiunge. Mi prende per le braccia e mi tira a se'. Sento le sue mani dappertutto. La sua lingua spalmata sui miei capezzoli turgidi, i suoi morsi. Mi getta sul letto e comincia a scoparmi come un animale.  Cerco Miranda con gli occhi. La vedo spompinare l'altro uomo. Lui mi guarda, mi scopa con lo sguardo. 

So che verra' qui. E infatti poco dopo si scambiano di posto. Poi mi prendono contemporaneamente. Anche Miranda partecipa. Ho il cazzo dello sconosciuto in bocca, enorme, bagnato, violaceo. Me lo sento in gola, mentre l'altro mi scopa da dietro, tenendomi per i fianchi. Miranda mi allarga il culo e me lo masturba con le dita, umide. Sono ore che scopo. Ho avuto almeno 4 orgasmi e non riesco a fermarmi. 

Continuiamo cosi' per un po', poi il buio cala di colpo. Mi sento distrutta, sfatta. 

Il giorno dopo mi sveglio, guardo l'orologio, e' pomeriggio. Cazzo, devo aver dormito per ore senza accorgermene.
Nella stanza sono sola. Esco per andare in bagno e sento le voci di Miranda e il suo uomo provenire dal salotto.

Uomo - "Ci ha detto proprio culo ieri! Cosi' saldiamo il debito una volta per tutte!"
Miranda - "Cazzo che fortuna! Gli e' proprio piaciuta!"
Uomo - "Quella e' puttana Miranda! Non come le altre ... si e' fatta inculare a ripetizione, e non solo .... ".

Stanno parlando di me? Un brivido mi prende alla schiena. Non ho ricordi nitidi della nottata, ma dolori in tutto il corpo. Soprattutto al sedere. Sono io quella che si e' fatta inculare a ripetizione? 

Cerco di concentrarmi, ma mi sento scoppiare la testa. Devo aver bevuto troppo, poi ...... poi non so. 

Seconda parte




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