lunedì 10 luglio 2017

TUA MOGLIE NON LO SA (terza parte)




Tom ora sa che presto incontrerà Sarah. Non sara' più solo uno stupido flirt virtuale. Avrà quella ragazzina davanti agli occhi, in carne ed ossa. 

Tom scrive
"Vediamoci alle 17 in punto. Posso darti solo un'ora!".

Sarah risponde
"Va bene. Alle 17 all'Hotel Palace!".

Anche la ragazzina è pervasa da un fremito rovente....
Ormai non può più aspettare.

Finalmente il giorno dell'appuntamento arriva. Alle 17 Sarah fa il suo ingresso nella hall. Tom è già lì.
I due si guardano senza dire una parola. Si sfiorano le dita. Si sorridono, complici.

Raggiungono la camera. Entrano. Sarah si guarda intorno, poi ... lentamente. .. comincia a spogliarsi.....

Tom la osserva, senza muoversi, silente. Di fronte a quello spettacolo sembra aver perso i sensi.

"Allora Tom. .. vieni qui.... inginocchiati! ".                                                                      

Tom si avvicina, puntando le ginocchia a terra e rivolgendo lo sguardo al pube di Sarah. Le sue grosse mani raggiungono le esili cosce della ragazzina, indugiando alla base del sedere. 

Sarah ha le dita sull'elastico degli slip, lo abbassa leggermente, scoprendo quel triangolino glabro e morbido.

Tom si avvicina con la punta del naso. L'odore acre del sangue lo manda in estasi. 
Sarah continua ad abbassare gli slip, rivelando cosi' un piccolo lembo di assorbente macchiato di rosso.

"Annusa Tom, annusa!".
Tom sprofonda le narici in quelle mutandine bianche. Inspira profondamente, chiude gli occhi. Cio' che una volta trovava disgustoso assume ora un altro aspetto.

La ragazzina abbassa gli slip ancora un po' e Tom ora scorge l'intero assorbente cosparso di sangue fresco.

                                                         



"Mmhhhhhh, Sarahhhhhhh!". L'uomo solleva lo sguardo tra le grandi labbra della ragazzina, le sfiora con i polpastrelli, le accarezza, le esplora lentamente, le apre. Sembrano quelle di una bambina, cosi' candide, eppure luride allo stesso tempo. Infila il dito in mezzo e lo strofina. Sarah chiude gli occhi, in un gemito quasi impercettibile. 

"Si Tom, hhhhmmmmm!".
La ragazzina abbassa gli slip ancora un po' e quelli scivolano sul pavimento. Poi lentamente inizia a muovere il bacino, strofinando le sue piccole labbra sul viso dell'uomo, affondando le dita nei suoi riccioli scuri. Lo tiene per la testa, lo possiede. 

Tom ha le mani sul pube di Sarah, e' aperta e bagnata. La sua lingua comincia a roteare sul quel clitoride piccolo e imbrattato. Scende verso il buchino e con le dita lo allarga, lo invade. Rivoli di sangue scivolano sulle sue labbra. E' amaro e caldo, vomitevole per certi aspetti, ma e' proprio questo che lo rende eccitante. 

Tom si sente afferrare da mille emozioni contrastanti, ancora una volta. Questa piccola donna ha fatto emergere la sua parte piu' sporca e perversa, quel lato oscuro e indicibile che neanche lui sapeva di avere. 

Sarah ansima, si agita sotto i colpi di Tom. E' abile con la lingua, con le mani. Sente quel sangue fresco sciogliersi dentro di se e colare caldo nella bocca di Tom. L'eccitazione e' al massimo. Spalanca le sue bellissime gambe affusolate per farsi divorare da quel perverso sconosciuto che ha perso la ragione per lei, per i suoi capricci, per le sue oscenita'. 

Tom continua a leccare, a spalmare la sua lingua in quell'anfratto agrodolce. Infila le sue dita ovunque, spinge, apre, si impossessa del suo piacere, mentre Sarah geme. Le mordicchia il clito, sporco. Le succhia le labbra, filanti di sangue, bollenti, morbide. Quel sapore acre gli finisce in gola, sul mento, sul naso. E' un bagno putrido da vecchio vampiro. Sente di aver perso il controllo, la lucidita'. Ogni pensiero svanisce in un istante. E' solo istinto adesso, solo sesso. 

Sarah e' invasa da una miriade di scosse che le bruciano il ventre, le mangiano il cervello, la carne. Tiene Tom per i capelli mentre assapora l'arrivo dell'orgasmo. Sta esplodendo dentro di lei, lo sente avvicinarsi sempre di piu'. E' un fuoco insano, inarrestabile. 

Tom continua, la sente venire, sente le sue contrazioni e aumenta il ritmo. Anche lui sta per esplodere. Vorrebbe buttarla sul letto e scoparla come un gorilla, ma no, rimane ai piedi della ragazzina, come un servo, un servo del piacere. Il ruolo lo eccita, ha scelto di assecondare Sarah in tutto e per tutto. E cosi' fara'.

E la ragazzina arriva, fiotti di sangue e di umori si mescolano nella bocca di Tom. Un tripudio di odori e sapori lo mandano in visibilio. I gemiti di Sarah sono forti, acuti, gli rimbombano nella testa, finche' la ragazzina non si lascia cadere sul letto, esausta.

Tom la guarda soddisfatto. Sorride, mentre si tocca la cappella gonfia e umida. Prende a menarselo, davanti a Sarah, che si avvicina lentamente pronta a prenderlo in bocca, cosi' come lui ha fatto con lei. Lo afferra con quelle dita sottili, bianche, lo introduce dolcemente tra le sue labbra e lo lascia sparire dentro di se. Lo succhia, lo accarezza con la lingua e in pochi secondi anche Tom esplode, in quella minuta bocca depravata. 

Sarah sente quel caldo seme scorrerle dentro, lo ingoia. Vuole possederlo, custodirlo nel suo corpo. E' una viziosetta senza limiti e adesso Tom lo ha visto con i suoi occhi.

Poi i due si adagiano sul letto, intatto. L'uomo ha ancora la bocca sporca del sangue di Sarah, mentre lei ha il sapore fresco del suo sperma. I due si guardano, le loro bocche si avvicinano e lentamente prendono a sfiorarsi, a baciarsi. Di nuovo la mescolanza di odori e sapori cattura le loro menti e i loro istinti piu' bassi. 

Tom la prende, la avvinghia. Quella ragazzina lo manda fuori di testa. Vuole possederla adesso. Cosi' affonda dentro di lei, a tratti brutale, a tratti dolce. La sente godere. Gode anche lui, forse come mai prima d'ora. 
Sarah lo stringe a se'. Vuole sentirsi lacerare, sfondare. Le piace quel corpo, il corpo di un uomo piu' grande di lei, di uno sconosciuto. La eccita sentirsi invadere cosi', quasi preda adesso, pur sapendo di essere lei a condurre il gioco.

E un nuovo orgasmo esplode nei loro corpi, sudati, vibranti. 
I loro respiri si intrecciano .... e lentamente si esauriscono.

Sarah si alza, si riveste senza dire una parola. Tom la guarda, ancora esausto sul letto. 

"Gia' te ne vai?".
"Si! Hai detto solo un'ora".
Tom guarda l'orologio, e' vero, ormai non c'e' piu' tempo. Deve tornare da sua moglie. Non credeva che separarsi da Sarah sarebbe stato cosi' ..... amaro .... come quel sangue sulle mutandine. 

"Almeno fatti una doccia con me ..... ".
"No. Preferisco di no!".
"Abbiamo ancora 10 minuti. Perche' scappi cosi'?".
"Non sto scappando. Sto ai patti. Se vuoi ti aspetto qui e tra 10 minuti usciamo insieme, ma la doccia no. Non la faccio!". 

Alle parole della ragazzina, Tom sente l'eccitazione tornare. Ora ha imparato a conoscerla. Sarah vuole rimanere sporca, sporca del proprio sangue e del suo sperma. La eccita sentirselo addosso, dentro, tra le cosce, ancora umide, negli slip, nella bocca. 

"Sei davvero unica Sarah! ....".
Tom si alza, si fa una doccia, poi si riveste, mentre lei e' ancora li', ad aspettarlo, seduta sulla poltrona. 

"Andiamo Sarah".
I due escono dalla stanza e scendono nella hall. 
Tom vorrebbe restare, ma sa che non puo'. 

"Quando ci rivediamo, Sarah?". 
"Non lo so Tom. Ti scrivo". 

La ragazza lascia l'albergo. Anche lei sente una fievole tristezza insinuarsi come una spada, ma finge indifferenza.

Sa che lo rivedra'.
E sa .... che incontrera' anche lei .... un giorno!


Continua ...... Quarta parte




1 commento:

Anonimo ha detto...

senza eguali.
L'emozione che sai dare è fuori da ogni convenzione.
Sempre bravissima.