giovedì 23 febbraio 2017

GIULIETTA - 3' PARTE





Il bagno e' stato rigenerante e Giulietta sente ora il sonno prendere il sopravvento. Lucy le fa spazio nel suo letto e la ragazzina si distende, nuda. Sa di essere stata catturata, ormai. Sara' difficile sfuggire ai due, ma ora non e' tempo di pensare. Cosi' chiude gli occhi e lentamente si addormenta. 

La giornata trascorre cosi', tra il tepore della stanza e la semi oscurita'. Lucy l'accarezza, dolcemente. Le sue lunghe dita scivolano su quella pelle candida e sottile, premono sui suoi capezzoli, scendono sul suo ventre, mentre il respiro di Giulietta si fa regolare. Giocherella con il bordo dei suo slip, lo solleva, scruta sotto. Vorrebbe toccarla, ma poi ci ripensa. E la lascia dormire.

E' di nuovo sera, quando le due si risvegliano al rumore della chiave nella serratura. Giulietta sembra intimorita, Lucy invece appare tranquilla, ormai abituata.

E' Eva, che con il suo incedere da padrona e' venuta a prendere le ragazze. Ha con se degli abiti da sera.

"Avanti, alzatevi! Tra poco si esce!". Lascia la stanza, sbattendo la porta.

La donna le aspetta di la'. Devono vestirsi in fretta.

"Bene, finalmente!". La donna le osserva, girando loro intorno. Hanno entrambe un vestitino nero corto, con ampia scollatura avanti e dietro. Nessuna biancheria sotto, tranne Giulietta, che e' costretta ad indossare gli slip.

Eva si avvia verso la porta d'ingresso. Le due la seguono.

Fuori c'e' una mercedes nera che le attende. Le donne salgono e l'uomo al volante accende il motore. Si parte. Destinazione? Giulietta e' all'oscuro di tutto e questo la preoccupa un po', ma vicino a Lucy si sente protetta.

Durante il viaggio le ragazze si tengono per mano. Lucy accarezza Giulietta sulla coscia e infila le sue mani sotto il mini abito. La guarda negli occhi, cerca un suo bacio. Poi, d'improvviso le morde le labbra provocando in Giulietta un sussulto. Eva se ne accorge e le fulmina con lo sguardo. Lucy pero' non ha intenzione di obbedirle e, appena la donna si volta, riprende ad accarezzarle la gamba. Giulietta sente dei brividi, chiude gli occhi, la sua bocca si dischiude lentamente, mentre la mano della ragazza sale. Scosta le mutandine ed infila il suo caldo indice in quella rosa bollente e fradicia. La ragazzina muove il bacino tentando di soffocare quel respiro che comincia a diventare affannato. Lucy le lecca il collo, le orecchie, mentre la penetra sempre piu' in profondita', aumentando il ritmo. Due dita, tre dita. Giulietta spalanca le gambe. Non puo' resistere. L'autista nel frattempo aggiusta lo specchietto retrovisore, gustandosi la scena a luci rosse che si svolge alle sue spalle. Quel piacere folle la sta travolgendo. Lucy le pizzica il clitoride, le morde i lobi, le lecca le labbra, infine la bacia irruente e la ragazzina raggiunge finalmente l'orgasmo. E' un'esplosione. Poi Lucy sfila le dita dai suoi slip e le passa sulla bocca della ragazzina, che ancora sembra assaporare quell'emozione ad occhi chiusi. Osa tanto perche' sa che non resteranno tracce. Il rossetto rosso non rivelera' il loro segreto. Ma e' golosa Lucy, degli umori colorati di Giulietta. Li vuole anche lei, cosi' inizia a leccarsi le dita, mentre la ragazzina la guarda, ridendo imbarazzata. Le due sono complici. Ormai.


                                                                                               



L'autista si accosta davanti ad un antico palazzo, lascia le donne e si allontana. Un uomo esce dal portone e le accoglie. Un lungo corridoio illuminato a candele con tappeto rosso si presenta ai loro occhi. L'uomo fa strada. Eva e' molto sicura di se. Quel posto, si direbbe, lo conosce bene.

Pochi passi e le tre fanno il loro ingresso nella sala principale. C'e' una festa in corso, con gente in abito elegante. Giulietta e' estasiata, ma quel timore non sembra abbandonarla. Stringe forte la mano di Lucy, mentre sfrutta la siluette di Eva per nascondersi agli occhi degli invitati. Non osa parlare. Questa confusione la disorienta. Lucy invece e' abituata a questi incontri e saluta tutti con una stretta di mano. L'eta' media e' sui 50, ma le donne probabilmente sono anche piu' giovani. Sembra un ambiente chic, con champagne e candelabri moderni, divani in pelle e arredamento classico. Giulietta si guarda intorno, le sudano le mani. Sente gli occhi di questa gente addosso, come se la stessero spogliando. Improvvisamente nota una ragazza seduta in un angolo della sala fissarla. Ha un volto bellissimo, con poco trucco e una pettinatura semplice. Sembra quasi capitata li' per sbaglio. Indossa un abito bianco che mette in risalto tutte le sue forme. E' bionda e ha gli occhi neri. Le due si guardano per una manciata di secondi. "Hey Giulietta, prendiamo qualcosa da bere!", la strattona Lucy accortasi che la ragazzina aveva posato gli occhi altrove. "Ma io non bevo! No, no!".

"Dai, vieni con me, non farti pregare!" insiste la ragazza, mentre l'afferra per un braccio e si volta verso il tavolo imbandito di dolci e bevande.

La bionda si avvicina al tavolo e prende un calice di champagne. Giulietta la osserva. C'e' qualcosa in lei che la affascina, la incuriosisce. Ha uno sguardo magnetico. La donna le si accosta lentamente, le sorride, appoggia le labbra al calice e beve un sorso. La ragazzina sembra incantata. Rimane muta ed immobile. Le due si guardano negli occhi, senza dire una parola. Poi la donna le porge il calice, invitandola a bere. Giulietta non si muove, sembra inebetita, ma ci pensa Lucy a scuoterla, ignorando completamente la bionda. "Hey, prendi questo, tieni!". La ragazza le da un calice e la afferra di nuovo per il braccio, trascinandola con se.

Le due tornano al gruppetto di gente con cui stavano parlottando poc'anzi, ma Giulietta non sembra interessata, anzi. Continua a voltarsi cercando la bionda con lo sguardo, ma non la trova. Comincia a chiedersi chi sia, cosa ci faccia li'. Intanto Lucy sta flirtando con il brizzolato che ha di fianco, mentre l'uomo con la barba davanti le sta accarezzando i seni.

"Hey, tesoro, cosa ti succede? Non ti senti bene?", le chiede quest'ultimo. Giulietta non risponde, sorride appena, poi abbassa la testa. "Ma no, e' timida, lei e' la nuova!" aggiunge Lucy, palpandole il sedere. La ragazzina non risponde, poi approfittando della disattenzione dell'amica, ai allontana. Anche Eva e' presa da altro, nessuno sembra notarla. Gira per la sala alla ricerca di quella bellissima donna. Non riesce a togliersela dalla testa.

Ad un tratto le luci si abbassano, l'atmosfera si fa piu' intima. Anche la musica cambia, il ritmo e' piu' lento. Giulietta si sente smarrita, vede gente intorno a se spogliarsi e concedersi. Si appoggia al muro, ancora con quel calice in mano. Non sa che fare.

Poi d'un tratto si sente afferrare per un gomito. Spaventata si gira di scatto. E' lei, la bionda.

La guarda affascinata. Ha delle labbra bellissime, due occhi dolci e un fisico da copertina.

La ragazza le accarezza il braccio, le sorride, poi si volta e comincia a camminare. Giulietta sembra interdetta, non sa cosa fare. Vorrebbe seguirla, ma teme di essere punita se sparira' dalla vista di Eva. La bionda si accorge che la ragazzina e' rimasta ferma, cosi' le fa cenno con il capo di seguirla e Giulietta questa volta accetta. Ha il cuore in gola. Sa che sta rischiando. Eppure va.

La bionda esce dalla sala e percorre il corridoio. Ci sono molte porte, tutte numerate. Ma chi e' questa donna stupenda? Cosa vuole da me? Si chiede Giulietta. La bionda si ferma, abbassa la maniglia dell'ultima stanza. Che strano. Su questa non c'e' numero. La porta si apre. E' completamente buio. La bionda entra, fa accomodare Giulietta, poi chiude la porta.

La ragazzina pensa di essere stata un'incosciente a seguirla.

Ad un tratto la donna accende una candela ed illumina la stanza. Uno straordinario letto a baldacchino si rivela davanti ai loro occhi. Drappi color crema e tende trasparenti lo incorniciano.

Giulietta e' letteralmente stupita. D'altronde, in questa villa, ha visto solo lusso.

La ragazzina si avvicina al letto, tocca le tende, le annusa. Sono profumate. Socchiude gli occhi. La bionda intanto le accarezza le braccia, la schiena, i capelli. Giulietta rimane ferma, si lascia toccare, mentre sente l'eccitazione salire. Ha ancora il calice in mano. La donna lo prende e lo posa sul comodino. La ragazzina si gira, le due sono una di fronte all'altra. Le loro bocche sono vicinissime. Giulietta sente le sue mani sui fianchi. Salgono, le sfiorano i seni. La scollatura e' talmente ampia che in un attimo rimane nuda. La donna li palpa, li strizza, le tira i capezzoli. Giulietta reclina la testa all'indietro e si lascia prendere, mentre lei bacia le sue tette, le lecca, le succhia. Poi infila le mani sotto il vestito e le sfila gli slip. Giulietta ha un sussulto. Quasi si vergogna della sua condizione, ma alla donna non importa. La penetra con le dita, ingorda, violenta. Giulietta cade sul letto, in preda al piacere. La bionda e' sopra di lei. Le due si baciano, si leccano a vicenda. La lingua

calda della donna scivola tra i seni della ragazzina, procede lungo la linea dell'ombelico e si posa sul pube. Giulietta geme, si sente pervadere, tutta! La bionda continua, affonda le labbra nella sua fica sporca, le sputa sopra, dentro, intorno. Poi risale, lasciando striature rossastre sul suo candido corpo. Giulietta sente l'orgasmo arrivare. Si contorce. Ora vuole infilare anche lei le mani sotto il vestito della bionda. Cosi' inizia a spogliarla, baciandola, leccandola. Poi ad un tratto ........ ohhhhhhhhhhh ...... Giulietta si blocca. Non crede ai suoi occhi. Questa bellissima donna ....... adesso non sembra piu' donna. Ha un cazzo tra le gambe, grosso e duro. La ragazzina sembra sotto shock. Nuda, con le cosce spalancate, questa bionda a quattro zampe sopra di lei. Che fare?

Una strana eccitazione si mescola allo stupore. Sembra sconvolta, ma allo stesso tempo ammaliata, eccitata. La bionda avvicina il suo cazzo alla bocca di Giulietta e spinge, forzandone l'apertura. La ragazzina cede, dischiude le sue labbra e lo accoglie tutto, guardandola con occhi sgranati. Intanto la bionda spinge, si dimena. Poi si gira dandole la schiena. Giulietta ha il suo culo sul viso adesso. La bionda si struscia su di lei, Giulietta lecca tutto, le palle, il culo sodo da donna. Ancora non riesce a comprendere questa trasformazione. E' un uomo? E' una donna?

Com'e' possibile che un bacino cosi' stretto, due tette cosi' armoniose appartengano in realta' ad un uomo? Una parte di lei vorrebbe scappare, tutto le appare come un incubo nel quale e' piombata senza nemmeno rendersene conto. Se Eva lo sapesse! Un'ansia improvvisa la coglie allo stomaco.

"Ti prego, lasciami andare!" piagnucola Giulietta. La donna non risponde, la ignora.

"Ti prego, voglio andar via". La bionda lentamente si alza e con incedere pacato scende dal letto, ma la ragazzina resta sdraiata, su quelle lenzuola macchiate di rosso. Le due si guardano. La fioca luce della candela illumina appena i loro corpi. La ragazzina non si muove, qualcosa la trattiene. Non sa bene cosa ..... mille pensieri le offuscano la mente. E questi strani odori nella stanza ... la confondono. Il dubbio amletico l'attanaglia, restare o andarsene? Guarda le lenzuola sotto di se', sporche. Che imbarazzo! Si sente sudicia, corrotta, perversa, ma le piace, ne gode.

Poi, avvicina lentamente la sua mano destra al clitoride, apre le gambe e comincia a stuzzicarlo. Muove il dito medio in senso circolare, bagnando tutta la parte circostante. Un gemito, poi un altro. Ora infila il dito dentro di se. Le piace. Oh si, le piace masturbarsi davanti a lei, forse vuole provocarla, vuole dettare lei le regole adesso. La sua mano scivola verso il basso, poi risale sul pube, trascinandosi sul ventre ansimante, si posa sui capezzoli sporcandoli di rosso e infine sulla labbra, leccando e succhiando quel sapore acre e primordiale.

La donna la guarda, immobile. Segue i movimenti della sua mano. La ragazzina si sta masturbando ad occhi chiusi, e' un chiaro invito. Non puo' rimanere indifferente. No! Ma cio' che Giulietta scatena in lei non e' il semplice desiderio di penetrarla come un animale, preda dei suoi piu' bassi istinti, farebbe. Oh no. Ha ben altro in mente. Vuole vederla esplodere di piacere, vuole dominarla, assoggettarla.

Cosi' si avvicina a Giulietta, le infila un dito nel suo buchino posteriore e spinge, mentre le morde i capezzoli. La ragazzina trema di libido, le offre tutto il suo corpo. La donna e' un fuoco adesso. Di colpo lascia Giulietta, si alza dal letto e prende una corda. E' spessa, pesante. Ritorna dalla ragazzina che sta per raggiungere l'orgasmo. Comincia a passarle la corda intorno al corpo, dal collo alle caviglie. Giulietta continua a tenere gli occhi chiusi, mentre sente la testa girarle. La donna stringe forte. Quella corda le sta lasciando i segni intorno ai seni, tra le gambe, in mezzo alle cosce. Giulietta e' un lago. Si lascia fasciare completamente, mentre si contorce dal piacere. La bionda la solleva e la trascina al centro della stanza. Polsi legati dietro la schiena. Le gira intorno. La ragazzina e' eccitata, suda, le batte forte il cuore. Ad ogni micromovimento la corda tira, sfregando contro la sua morbida pelle.

Brividi bollenti la attraversano da capo a piedi. Giulietta si dondola, si morde le labbra, mentre bagna la corda che le cinge fica e culo. Sospira, gode. La bionda si avvicina. Tiene in mano una candela e lascia colare una goccia di cera sulla spalla di Giulietta. La ragazzina grida, ma la donna non si ferma. Continua a far colare la cera su di lei. Sulla schiena. Sulle tette. Sul culo. Giulietta agita le braccia, il corpo, ma i suoi movimenti sono ostacolati dalla dura fune. E piu' si muove, piu' gode.

La donna la imbavaglia. Le piace sentire i suoi mugolii, le urla soffocate. Ma ancora di piu' le piace guardarla con le braccia in alto, legata ad una corda che pende dal soffitto. Cosi' procede!

Giulietta e' terrorizzata. Ha paura adesso. Prova a divincolarsi, ma sa che non puo' liberarsi. E' di nuovo in trappola, ma questa trappola ..... le piace ... la sovverte, la frastorna.

La bionda si compiace. Va verso la porta e la apre. Il buio del corridoio penetra nella stanza. Cosi' i brusii e la musica lenta che riempiono la sala principale.

Perche' ha aperto la porta? Si chiede Giulietta.

Il suo primo pensiero va ad Eva. Se la sua padrona la vedesse in questo modo! Oddio!

Cerca di parlare, ma con la pallina in bocca i suoni le muoiono in gola.

La donna ritorna dalla ragazzina, la guarda sorridente, come se volesse rassicurarla. Poi scende sulle sue tette e le lecca i capezzoli. Giulietta e' presa da una miriade di sottili scosse. La lingua umida della donna bagna la sua pelle in ogni punto, davanti, dientro. La corda tira. Lei geme. La donna aumenta il ritmo. La ragazzina sembra ancora vicina all'apice del piacere, reclina la testa su un lato, poi sull'altro. Potrebbe perdere i sensi in questo godimento infinito.

Ma la donna non sembra soddisfatta. Manca ancora qualcosa.

Una benda sugli occhi. Si! Giulietta dovra' essere bendata. Non deve vedere cosa le verra' presto fatto.

La ragazzina viene di colpo assalita dalla paura, una paura che si rinnova ogni volta. Eppure tutto questo la eccita!!! La donna la benda, tira forte i lembi di stoffa, mentre Giulietta ansima. Che gioco e' questo?

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