sabato 24 giugno 2017

SE TELEFONASSI AD UNO DI QUESTI NUMERI (SECONDA PARTE)






D'improvviso Miranda esce dalla stanza e mi sorprende nuda in corridoio. 

"Hey, Iris! Ti sei appena svegliata? vai in bagno a farti una doccia, che poi usciamo!". 

Usciamo? la guardo senza capire. Lei si allontana, sparendo nella stanza accanto. Intanto vado in bagno a lavarmi. Miranda e' una donna enigmatica, non la comprendo. Mi incuriosisce e mi spaventa allo stesso tempo. Mi affascina.

Esco dal bagno e mi vesto. Miranda e l'uomo mi aspettano in salotto, pronti ad uscire. Non credevo che stessero aspettando me.

Salgo in macchina senza dire niente, senza fare domande. Ho come l'impressione di sentirmi braccata, irretita, obbligata a seguirli ... eppure la cosa non mi dispiace affatto. La sensazione di essere la loro preda, di dover fare per forza cio' che vogliono, cio' che decidono, mi eccita. 

Arriviamo davanti ad un grande palazzo signorile. Il cancello si apre e l'uomo parcheggia accanto al portone. Miranda fa strada. Saliamo al primo piano e ad aprirci e' proprio lui, l'uomo della sera precedente. Ci abbraccia festoso e ci invita a sederci in salotto. 

Mi guardo intorno, la casa e' stupenda. Mentre mi affaccio per ammirare la balconata in ferro, sento una mano accarezzarmi la schiena. Mi giro sorpresa. E' un uomo, dall'aspetto giovanile, alto, palestrato. Ha dei tatuaggi sulle braccia e uno sul collo. Mi squadra dalla testa ai piedi. Mi sento come sotto ai raggi X.
Mi offre da bere, chiacchieriamo un po'. Il grassone si avvicina e dopo qualche battuta mi invita a rientrare. Noto Miranda e il suo uomo seduti sul divano a sniffare coca. 

"Dai Iris, vieni! Prendi tesoro, ce n'e' anche per te!". Mi hanno sempre messa in guardia dalla droga, ma la serata di ieri e' stata divertente e se per la seconda volta ne faccio uso ... che mai succedera'? cosi' mi siedo e sniffo anche io. L'adrenalina sale. Piano piano inizio a sentirmi euforica, su di giri. 

Le mani del grassone si avvicinano, mi sfiorano sotto la gonna, sotto la maglietta. Miranda e l'altro uomo si stanno baciando, mentre cominciano a spogliarsi. Anche l'uomo tatuato sniffa. Poi si avvicina a Miranda e si unisce alla coppia. Ha un cazzo enorme, fa paura solo a guardarlo, ma sparisce nella fica della ragazza senza difficolta'. 

                                                                                          




Sento di nuovo un calore arrivarmi alla testa, la stanza gira. Il grassone mi spoglia completamente e comincia a scoparmi. Raggiungo il primo orgasmo dopo pochi minuti, ma ne cerco subito un altro. Mi faccio aprire dall'uomo di Miranda, mentre ho in bocca quello del tatuato. Ancora un altro orgasmo, finche' non vengo presa da Miranda. Ho la sua bocca tra le cosce, la lingua che mi penetra. Mi lecca ogni buco. E' stupendo. 

Poi tutto rallenta. Questa volta non c'e' nessun sonno profondo. Restiamo appollaiati sul divano per una mezz'ora, poi il grassone mi prende per mano e mi porta in un'altra stanza. Immagino voglia scoparmi in solitaria. Non rifiuto, ho ancora voglia di godere.

Quando entriamo vedo un lettino stretto e lungo, bianco, con un tavolino affianco e degli attrezzi tipo dentista. Mi fa sdraiare senza alcuna spiegazione. Ho un po' paura. Non so cosa abbia in mente. Ho di nuovo la sensazione di essere una loro schiava. Decidono per me. Paura ed eccitazione si mescolano ancora una volta. E' il brivido del rischio?
Lui e' molto dolce, mi accarezza la fica, bagnata, me la bacia, la lecca. Ora la sento pulsare. La offro alla sua bocca con devozione divina. Chiudo gli occhi. Ho voglia del suo cazzo, qui, adesso. 

Il grassone invece si ferma, ma continua a farmi eccitare stuzzicandomi i capezzoli. Poi prende un paio di pinze da un cassettino e me le appunta sulle areole. Ahhhh!!!!! Che male! Me le sento strizzare. Mi lasceranno il segno!!! 
D'istinto porto le mani sulle pinze, come se volessi togliermele, ma lui mi blocca. Mi porta le braccia in alto e mi ordina di non toccare niente. 

                                    



Cosi' ubbidisco, appoggiandole sul lettino. Inarco la schiena e lui tira le pinze per dipingere sul mio volto le espressioni di dolore e godimento che si mescolano. 

Mi sento accaldata, leggermente in ansia. Eppure, nello stesso tempo, avverto una sorta di rilassatezza. 

Poi prende un altro paio di pinze e stavolta le punta sulla grandi labbra. Vuole tenermi la fica aperta, esposta. 
Sputa sul clitoride, gonfio, roseo. Poi ci soffia. Sento la sua saliva colarmi lenta fin sotto il sedere, fresca. Se continua cosi' avro' un ennesimo orgasmo a breve!

Ancora la sua lingua, grossa, ruvida. Poi un paio di dita dentro. Vorrei tanto farmi scopare da lui ma mi lascia cosi'. Si alza ed esce dalla stanza, lasciando la porta aperta. 

Davanti a me noto adesso uno specchio. Posso vedere la mia immagine riflessa, bellissima. Ho le pinze sui capezzoli e sulla fica. Sono aperta e pronta a tutto. A che gioco stiamo giocando?

Il tatuato entra per primo, poi Miranda e il grassone. 
"Tesoro, come sei bella!". La ragazza si siede dietro di me e mi stringe i polsi. Mi sento bloccare. Perche'? Il tatuato si siede davanti, sul bordo del lettino e spinge le mie ginocchia verso l'esterno per aprirmi ancora di piu'. Che vogliono adesso?!

Mi tocca la fica con delicatezza. Sento i suoi polpastrelli sul mio clitoride duro. Poi infila due dita dentro anche lui e le fa ruotare. Muovo il bacino sotto la spinta del godimento. Sara' il suo cazzo a sfondarmi? E invece quello prende una vaschetta dal tavolino. La apre, estrae un ago e comincia a sollevarmi un sottile strato di pelle all'altezza del clitoride. Alla vista dell'ago sento il cuore sobbalzare! Il mio respiro va in affanno. Miranda se ne accorge e mi afferra con forza per le braccia. 
Vorrei scappare, ho paura, ma il tatuato mi tiene salda per le cosce, obbligandomi a stare a fica aperta. 

"Iris, non fa male. E' solo uno stupido piercing!". 
"Che cosaaaa????!!!!". Rabbrividisco. Ora mi sento terrorizzata!
Eppure c'e' un sottile e perverso piacere nel dare loro il mio corpo, persino la mia parte piu' intima.

Ho paura del dolore e di cosa potrebbe succedere se la cosa che hanno deciso di farmi dovesse andare male. Sono ancora al punto di prima, in bilico tra la paura, il dolore e l'eccitazione. Sentirmi le loro mani addosso, essere obbligata ad assecondare i loro capricci, ad usare il mio corpo come un giocattolo per soddisfare la loro eccitazione, mi riempie di adrenalina. Piu' mi usano e piu' mi eccito!

Il tatuato torna con l'ago sul mio clito e comincia a bucarlo. La tensione e' alta, chiudo gli occhi. Sento l'ago entrarmi dentro e un piccolo grido uscire dalla mia bocca. 

"Fatto Iris! Ora ti metto l'anellino!". 
Il pizzico e' stato quello di una puntura.  Guardo l'uomo davanti a me, che mi sorride. Mi sento eccitata. Mi sento la loro bestiolina. Miranda allenta la presa, poi tira le cordicelle delle pinzette. Mi sento strizzare i capezzoli e la sensazione di dolore mi provoca dei brividi di piacere. Il grassone si siede davanti a me, al posto del tatuato. Mi tocca il piercing, lo tira, lo lecca, mentre mi tiene per le cosce. Io godo, sotto le loro grinfie. Mi sento quasi abusata, violata. Nessuno mi ha chiesto nulla, detto niente, informata. 


                                                                                      





La prossima volta tocchera' alle mie tette? 

Il grassone e' eccitatissimo. Ora vuole scoparmi anche lui. Si apre i pantaloni e tira fuori il cazzo. Me lo infila al primo colpo. Miranda continua a tenermi per le braccia, mentre tira le pinzette. 

Un altro orgasmo arriva veloce. Ormai e' un susseguirsi di orgasmi. Miranda non mi lascia. Dopo il grassone e' la volta del tatuato. Anche lui entra al primo colpo e mi sfonda. E' veramente possente, quasi lacerante. Entra ed esce per una manciata di minuti, poi arriva. Mi sborra sul pube e la sborra cola sul piercing. Mi guardo allo specchio. Sento che avro' presto un nuovo orgasmo. E infatti arrivo, mentre l'uomo di Miranda mi penetra selvaggiamente. Non ha un grosso cazzo, anzi, ma mi tiene stretta per i fianchi, sollevandomi il culo. Lo sento dentro fin nello stomaco. 

Potrei scoparmi anche Miranda adesso, se avesse il cazzo!

Poi arriva anche lui, ma mi sborra sul viso, inaspettatamente. Hanno proprio deciso di umiliarmi. Fanno di me cio' che vogliono!
Sento i fili di sperma sulle labbra, sul mento. Miranda mi ripulisce con la lingua. Mi bacia. Ricambio. 

Poi relax. L'uomo si alza ed esce dalla stanza.

Ora che e' tutto finito mi sento a pezzi. Ho voglia di sdraiarmi su un letto vero e di dormire. Il grassone mi accompagna nella sua camera privata e mi adagia sul letto, mentre gli altri tornano in salotto.

Sono la loro puttana adesso? non lo so. Non so cos'altro hanno in mente per me ... ora ho solo voglia di chiudere gli occhi e di dormire. 


Continua .... 


                                                                                  


1 commento:

Anonimo ha detto...

Sempre affascinato da come scrivi
Dalla tua mente depravata...