domenica 5 marzo 2017

COME NASCE UNA SCHIAVA 7 - IL BAFFONE E IL CAMIONISTA



Poi me li palpa, rozzo, da bestia. Tu ti sbrighi a prenderli per infilarteli in tasca. Lui mi strappa il top con un solo colpo e mi strizza I capezzoli. Lancio un urlo di dolore. Tu non mi molli, anzi, te la ridi. Intanto il baffone ha il cazzo in mano. Ti guarda ancora una volta e dice "hey, devo fare una bella pisciata prima. Vediamo se la tua puttana mi fa il regalino che ha fatto a te. Voglio che me lo lecchi tutto, goccia dopo goccia. Me lo deve far tornare come nuovo!". Io non parlo, mi contorco. La tua stretta mi sta facendo male, ma ho l'adrenalina in corpo. I seni mi stanno per esplodere, tanta e' la voglia che ho di essere scopata da questo lurido porco!

"Hey, la mia puttana puo' fare molto di piu'. Le puoi pisciare addosso se ti va. Non e' vero, puttana? Eh? Non e' vero?". "Si padrone" rispondo.

Il baffone e' tutto eccitato. Ride di gusto e non perde tempo. Mi ordina di allargare le gambe, deve prendere la mira. Vuole pisciarmi dritto dritto nella fica. Tu intervieni schiaffeggiandomela. Mi intimi di spalancare le cosce e mi maltratti il clitoride con quelle manacce con cui sei solito penetrarmi fino all'intestino. Ubbidisco. Apro le gambe e il porco mi urina sopra. Il perverso eccitamento che mi scorre sotto pelle mi fa sporgere il bacino in avanti offrendogli tutto il mio osceno buco. Una volta finito mi infila il suo lurido cazzo e mi dice "Puttana, ti piace?". Io gemo, chiudo gli occhi, apro la bocca. Lo stronzo mi sta fottendo come un maiale in calore. Non resisto. Non posso trattenermi. Tu sei talmente eccitato che ti sbottoni di nuovo i pantaloni e me lo strusci tra le natiche. E' grosso il tuo, Oh, se e' grosso. Me lo vorresti ficcare dentro, ma un terzo uomo si avvicina. E' un camionista che ha appena parcheggiato. Si e' fermato a fare pipi' in un angolo, dietro un muretto, e ha assistito alle nostre conversazioni senza essere notato.

Il baffone lo vede arrivare e lo saluta fragorosamente. I due si conoscono. Gli dice "abbiamo una bella puttanella qui, vuoi farti un giro anche tu?". Il camionista ride e sputa per terra. E' un altro rozzo palestrato. Avra' moglie e figli. Classico ignorante sposatosi giovane, analfabeta e con poco cervello. Naturalmente non si tira indietro. Finche' mi tieni bloccata come un salame posso solo che accettare di essere deflorata da tutti i cazzi che vuoi tu.

Il camionista si avvicina. Mi strizza le tette, mi lecca i capezzoli con quella lingua lunga, piena di saliva e di birra. Poi mi lecca le labbra. Il suo alito puzza di fumo. "Troia, quanto sei bella! Hai delle labbra ciucciacazzi stupende! Belle tette, complimenti. Voglio vedere la fica pero'. Adesso!


E in un attimo me la schiaffeggia. "Mmmhhh, proprio una bella fica da troia! Fammi entrare dai!. Il camionista tira fuori il suo cazzo enorme e spinge la cappella sulle mie piccole labbra e mi sfonda. Sento un bruciore fortissimo, ma quello continua, e' un animale. Io inizio a gemere, inizio a godere. Sento la sua sborra entrarmi e colarmi ovunque. Poi esce e dice che adesso vuole incularmi. Così mi giri, ma continui a tenermi ferma. Mi urli di tenere le gambe aperte, ora vuoi mostrare loro il mio culo. Il mio culo rosso e pieno di lividi.

Il baffone e' su di giri. Alla vista del mio fondo schiena non resiste e si fa avanti.

"Si, cosi' puttanella! Facci vedere il culo, facci vedere quanto sei brava a prenderlo dietro! Ora te lo spacco, te lo sfondo!". Chiudo gli occhi in una smorfia di dolore, anche se il baffone ha solo appoggiato la cappella sporca di sborra sul mio buchino. Il camionista fischia, ridacchia, evidentemente pensa di stare alla festa del paese. Bastardo! il baffone entra con prepotenza mentre tu mi tieni per i polsi piu' forte che puoi. Io ti guardo. Lo vedi tutto questo dolore sul mio viso? sul mio corpo? e' per te!

Lo stronzo mi sta spaccando il culo e tu mi mordicchi le labbra. E' il tuo modo di baciarmi per ringraziarmi delle torture a cui mi lascio sottoporre per te, per dimostrarti quanto ti sono devota. Il baffone e' in estasi. Affonda i colpi con tutta la forza che ha, sborrandomi dentro. Poi esce, si gira verso di me, mi sbatte ancora il suo cazzone in faccia e me lo fa leccare. E' nauseabondo, ma lo prendo tutto fino alla gola. Lo succhio e lo lecco come una cagna depravata. Non mi basta mai.

Intanto il camionista ha preso posto dietro il mio culo e ci sputa sopra. Ora tocca a lui fottermi! E' talmente eccitato che mi sculaccia a dovere "hey, piccola troietta, sei stata cattiva oggi, eh!!!! Una bambina davvero cattiva. Ora ti faccio vedere come ci si comporta!" e mentre mi prende in giro fingendosi lui il mio padrone, lui che non vale nemmeno l'unghia rotta del tuo dito mignolo, infila il suo sporco arnese di marmo, con colpi piu' brutali del primo. Come se non bastasse mi strizza anche le tette e mi lecca la schiena nuda e martoriata dalle tue frustate. E' vero, fa male. Ma non posso fare a meno di godere allo stesso tempo. La mia fica continua a sbrodolare. Ho voglia di un cazzo enorme, proprio qui, qui davanti. Quello del baffone ce l'ho in bocca, ne voglio uno nella mia fica. Tu purtroppo questo piacere non me lo vuoi concedere. Sei impegnato a tenermi bloccata intorno a questo gelido palo di ferro evuoi farmi soffrire, vuoi negarmi l'orgasmo.

Il camionista intanto mi sta letteralemtne sfondando. Non ne posso piu'. Sono uno straccio. Finalmente il porco senza cervello finisce e tu mi prendi e mi strattoni. MI dici che sono stata una brava puttana, ma faccio schifo, sono sporca e puzzo e non merito di entrare in macchina con te. Ho paura! Cosa vuoi farmi? Vuoi lasciarmi qui, nel cuore della notte, da sola, in balia di altri porci? Poi mi guardi, mi sbatti al muro e mi dici cosi' "puttana, hai bisogno di una bella lavata. Rimani ferma li' che ti laviamo per bene adesso". Cosi' chiami i tuoi compari e li fai pisciare un'altra volta a addosso me. "Puttana – continui - questa e' acqua profumata per te, devi anche berla, capito!". Io mi lascio ricoprire dal vostro piscio, mi muovo come se stessi sotto la doccia, apro la bocca, mi inginocchio sotto di voi. Il vostro piscio mi cola sulle tette, sui fianchi, in mezzo al culo, sulla fica. E' una libidine per me. Una vera e propria libidine.

Poi mi prendi per i capelli e mi trascini verso i secchioni della spazzatura. Sono praticamente nuda. Il mio toppino e' uno straccio rimasto per terra sotto al palo e la mia minigonna e' lacera e strappata in tutti i punti. Mi dici che non valgo niente, che faccio troppo schifo e che merito di stare li', in mezzo all'immondizia. La cosa mi eccita. Sono proprio una depravata. Mi spingi su quei sacchi di plastica nera maleodoranti e ti allontani. I due porci rimangono a guardarmi. Chissa' dove stai andando. Non mi lasciare ti prego. Mi abbandoni cosi' ed io rimango nuda e sporca davanti a questi cazzi ancora enormi.

Sono spaventata. Cerco di alzarmi e i due mi riprendono, mi afferrano. Mi mettono le mani dappertutto, nella fica, nel culo, in bocca addirittura e mi intimano di stare zitta e buona. Dopo pochi minuti ti vedo tornare. Hai una corda in mano e del nastro isolante. Ho capito. Mi vuoi legare da qualche parte e farmi ancora la festa. Io tento di scappare. Tette al vento e minigonna strappata. Ho ancora i sandali ai piedi e correndo mi intralciano il movimento. Tu mi insegui, mi urli "puttana, dove vai? Dove pensi di scappare?". Appena arrivo alla macchina cerco di aprire lo sportello ma tu mi afferri per i capelli e mi riempi di schiaffi. Poi mi schiaffeggi le tette, poi la fica. Lo sai che muoio di libidine quando fai cosi'. Vorrei che mi scopassi qui, sul cofano della tua auto, davanti a quegli schifosi per far vedere loro come si scopa una donna, come un padrone vero e proprio si comporta con la sua schiava, ma no. Tu vuoi legarmi da qualche parte e magari anche frustarmi.


Continua ... Ottava parte

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