giovedì 27 aprile 2017

ESPOSTA (6)


                                         
                                                    

E un altro anello della catena e' stato spezzato .... 
la ragazza non riesce quasi a credere di essere stata scopata da un cazzo di vetro, tenuta da 4 uomini.

Con il suo corpo aveva giocato, si. Tante volte. Da sola. Chiusa nella sua stanza. Immaginando mani di uomini, donne anche.

Immaginando la mano forte del suo padrone, quell'uomo crudele, nascosto nell'ombra, che la teneva stretta a se'. Che la faceva sentire puttana fino in fondo, come lei segretamente sognava. Ma che l'amava anche, perdutamente. Come un padrone ama la sua schiava.

E cosi' lei amava lui. Perche' non esiste schiava che non ami il proprio padrone. Il vincolo e' sacro. 



                                           
         


La ragazza tenda di ricomporsi, asciugandosi la fronte, il collo. Chiudendo le gambe, sentendosi ribollire il sangue, avvampare. 

I tre uomini intanto bevono soddisfatti, allentano le loro cravatte e abbandonano le giacche sul divano. 
Anche il padrone appoggia le labbra al calice di cristallo, mentre lo champagne scivola sulla sua lingua. 
Lei lo guarda, immaginando quella bocca tra le sue cosce. Lo vorrebbe. Lo vorrebbe cosi' tanto! 

Poi si avvicina, ne ammira il profilo, mentre lui finge di ignorarla. 
"Padrone ..... guardami .... padrone!".
Lui continua a sorseggiare bollicine, ridendo alle battute dei porci.

"Padrone, padrone ....", la ragazza continua, abbassando lo sguardo. Appoggia una mano sulla coscia di lui. Poi avvicina le labbra alle sue. "ti prego padrone, fanne bere un po' anche a me .... ho la gola secca!". 
Il padrone l'ascolta. Una parte di se' vorrebbe accarezzarla, dissetarla, ma questo non e' un festino per schiave e le loro richieste non possono essere accolte. Almeno, non questa. 

Il padrone si volta verso di lei. La guarda dritta negli occhi.
"Lo sai che le schiave non hanno diritto allo champagne!".
"Ti prego padrone .... ". Quella voce sensuale sembra intenerirlo. Cosi' l'uomo infila un dito nel calice e lo posa sulle labbra della ragazza. Lei socchiude gli occhi, lo lecca, lo succhia. 

"Brava puttanella, brava! Succhia! Anzi, ora ti faccio succhiare qualcos'altro .....".
La ragazza riapre gli occhi. Lo fissa, quasi spaventata, riconoscendo quel ghigno perverso. 

"Padrone, cosa hai in mente? cosa vuoi farmi fare adesso?". 
"Lo vedrai ....".

L'uomo la prende per un braccio, tirandola a se'.
"Girati!". La ragazza mostra la schiena. Lui la prende per i polsi e con un laccio la lega stretta. 

"Ahhhhh! Padrone!"
"Zitta, questa e' la tua serata! Allontana ogni paura!".
La ragazza ha un sussulto, il cuore sembra esploderle.
"Ricorda! Usa l'eccitazione!". 

I porci notano la scena e iniziano a commentare con battute squallide. Il padrone stringe forte, poi .... la benda.

"Padroneeeee!!!!!!".
"Zitta" ho detto ....".
I due si alzano, lui la tiene per i polsi, da dietro. Sente di nuovo quel respiro ansimante, l'angoscia dell'incognita. 

"Dove mi porti padrone, cosa vuoi fare?!". Le parole quasi le soffocano in gola. Lui la prende e la conduce lentamente tra gli sguardi eccitati degli altri clienti, porci con le loro puttane, altre schiave, altri padroni, forse .... 

Il suo incedere, sensuale, sui tacchi a spillo, appare incerto sotto la spinta di quel gioco misterioso. 
La ragazza sente gli occhi della gente penetrarla, divorarla. Si chiede cosa stiano pensando di lei, si chiede dove il suo padrone la stia portando. 

Poi, d'un tratto, l'uomo si ferma. 
La tiene stretta, non la lascia.
La ragazza sente qualcuno avvicinarsi, ne avverte il respiro, pacato. 
Poi una mano ... la sfiora .... 
dalle labbra, al collo, poi giu' per i seni, lo stomaco, le cosce. Infine la fica. La accarezza, dolcemente, mentre il respiro di lei si fa piu' intenso.

                                               

                                                    

"Questa puttanella dev'essere affamata di cazzo!". E' la voce che accompagna quella mano sconosciuta. Una voce femminile.
"Me l'avevi chiesta, te l'ho portata!". Risponde il padrone.

La donna le accarezza i capelli, poi, lentamente, la fa inginocchiare ai suoi piedi. Il padrone la lascia, ma resta li', al suo fianco. 

"Allora puttanella" continua la donna "stasera e' la tua serata!".
La ragazza non risponde. Stretta nell'harness di pelle, con i polsi legati e bendata, attende inquieta la sua sorte. Seppur in preda all'eccitazione piu' cieca. Il non sapere, l'immaginare, il percepire senza vedere ... tutto questo la rende euforica.

D'improvviso avverte una seconda persona avvicinarsi, sente i passi. 
D'istinto si ritrae, ma una mano l'afferra per i capelli e la trattiene. E' un uomo. Cosi' le parla "Abbiamo una cagna nuova stasera! Mmmhhhhh". Le dita di lui scivolano sulle tette della ragazza, la tasta, con forza, con vigore, mentre lei inizia a gemere. Le strofina l'harness sui capezzoli, gia' duri e lentamente prende a sbottonarsi i pantaloni. In un attimo e' su di lei, sulla sua bocca. Senza tanti complimenti le infila la cappella lucida tra i denti e comincia a scoparle la gola. 
Il ritmo e' incalzante, la ragazza lo segue finche' non le viene in bocca. Fiotti di sborra le zampillano addosso, mentre la donna la tiene stretta per i capelli, tastandole il culo con i piedi. 
Tenta di infilarle l'alluce nel buco. La ragazza strilla, ma le piace. Si offre completamente al volere del pubblico. 

Poi un terzo uomo prende il posto del precedente ed anche lui inizia a sbatterle in faccia il suo cazzo duro! Le scopa la bocca, mentre la donna continua con il piede, insistendo in quelle sue fessure ormai fradicie. "Bava puttana" - commenta la donna - "voglio aprirti il culo, voglio entrarti dentro fino a farti urlare, a farti godere come la puttana che sei!". 

L'uomo la pompa feroce, quasi a stordirla. Non ha pieta' dei suoi fremiti. Le schizza in faccia, in bocca, sui capelli, ovunque. 
E la ragazza ingoia, affamata di libidine, golosa di perversione. 
E piu' la cosa e' sporca e nuova, piu' le piace, la eccita.

Continua ..... Settima parte







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